Page 303 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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radendo s’inferisce la stabilità della Terra.
          SIMP. Così è; perché a voler che ’l sasso venisse radendo la torre, quando

          ella fusse portata dalla Terra, bisognerebbe che ’l sasso avesse due moti
          naturali, cioè ’l retto verso ’l centro e ’l circolare intorno al centro, il che

          è poi impossibile.
          SALV.  La  difesa  dunque  d’Aristotile  consiste  nell’esser  impossibile,  o

          almeno nell’aver egli stimato impossibile, che ’l sasso potesse muoversi
          di un moto misto di retto e di circolare; perché quando e’ non avesse

          avuto per impossibile che la pietra potesse muoversi al centro e ’ntorno
          al  centro  unitamente,  egli  averebbe  inteso  che  poteva  accadere  che  ’l
          sasso  cadente  potesse  venir  radendo  la                   Aristotile ammette

          torre  tanto  movendosi  ella  quanto  stando
                                                                        che il fuoco si
          ferma, e in conseguenza si sarebbe accorto                    muova rettamente in su

          che da questo radere non si poteva inferir
                                                                        per sua natura ed
          niente attenente al moto o alla quiete della
          Terra.  Ma  questo  non  iscusa  altramente                   in giro per partecipazione.

          Aristotile, non solamente perché doveva dirlo, quando egli avesse auto
          tal concetto, essendo un punto tanto principale nel suo argumento, ma di

          più ancora perché non si può dir né che tale effetto sia impossibile né
          che  Aristotile  l’abbia  stimato  impossibile.  Non  si  può  dire  il  primo,

          perché di qui a poco mostrerò ch’egli è non pur possibile, ma necessario:
          né meno si può dire il secondo, perché Aristotile medesimo concede al

          fuoco l’andare in su naturalmente per linea retta e ’l muoversi in giro col
          moto  diurno,  participato  dal  cielo  a  tutto  l’elemento  del  fuoco  ed  alla
          maggior parte dell’aria; se dunque e’ non ha per impossibile mescolare il

          retto  in  su  col  circolare,  comunicato  al  fuoco  ed  all’aria  dal  concavo
          lunare, assai meno dovrà reputare impossibile il retto in giù del sasso col

          circolare, che fusse naturale di tutto ’l globo terrestre, del quale il sasso è
          parte.

          SIMP. A me non par cotesta cosa, perché quando l’elemento del fuoco
          vadia in giro insieme con l’aria, facilissima anzi necessaria cosa è che

          una  particella  di  fuoco,  che  da  Terra  sormonti  in  alto,  nel  passar  per
          l’aria  mobile  riceva  l’istesso  movimento,  essendo  corpo  così  tenue  e
          leggiero e agevolissimo ad esser mosso; ma che un sasso gravissimo o

          una palla d’artiglieria, che da alto venga a basso e sia già posta in sua
          balìa,  si  lasci  trasportar  né  da  aria  né  da  altro,  ha  del  tutto

          dell’inopinabile.  Oltre  che  ci  è  l’esperienza  tanto  propria,  della  pietra
          lasciata  dalla  cima  dell’albero  della  nave,  la  qual,  mentre  la  nave  sta



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