Page 92 - La filosofia come esercizio spirituale.
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al filosofo di vivere in maniera autentica, senza lasciarsi condizionare né dai

               luoghi comuni né dalla massa né dal potere.
                  Una  maniera  di  vivere  che  non  poteva  certo  coincidere  con  il  semplice
               discorso filosofico astratto. Quest'ultimo è, appunto, soltanto un "discorso" e

               in quanto tale è destinato a rimanere una vacua parola se ad esso non segue una
               pratica costante che permetta al filosofo di diventare tutt'uno con il proprio
               pensiero, ossia di vivere seguendo principi filosofici ben precisi, senza mai

               abbandonarli.
                  Secondo  Hadot,  iniziatore  di  questo  genere  di  "vita  filosofica"  è  stato
               Socrate, un pensatore che, pur non avendo scritto nulla, ha avuto un impatto

               rivoluzionario sulla storia della filosofia occidentale, proprio perché nella sua
               figura vita e filosofia sono un tutt'uno. Come scrive il filosofo francese in Che
               cos'è la filosofia antica?: "Socrate è un pensatore esistente prima ancora di
               essere  un  filosofo  che  medita  sull'esistenza",  un  pensatore  che  rese  la  sua

               stessa vita un insegnamento filosofico, tramite l'esempio della propria integrità
               morale.
                  La sua fu una vera e propria rivoluzione filosofica. Nessun pensatore, prima

               di lui, aveva avuto lo stesso impatto sulla vita di una città né era stato in grado
               di metterne in discussione in maniera così profonda le consuetudini.

                  Una  saldezza  d'animo  che,  secondo  Hadot,  derivava  da  un  continuo
               esercizio spirituale volto a temprare la propria psyché per prepararla a ogni
               avversità.

                  E' Platone stesso a rappresentare Socrate immerso in profonde sessioni di
               meditazione, durante le quali si ritirava in se stesso senza essere minimamente
               scalfito dal mondo esterno; oppure mentre esorta i discepoli ad esercitarsi a

               morire,  poiché  soltanto  chi  ha  superato  la  paura  della  morte  può  godere
               davvero  di  ogni  momento  della  vita;  infine,  a  conoscere  e  a  prendersi  cura
               della propria psyché, la vera essenza di ciascun uomo che nasconde l'unica
               chiave per la felicità personale.

                  Come  anticipato  in  precedenza,  pur  non  aver  teorizzato  nulla  di  preciso
               Socrate  fu  il  più  grande  dei  maestri,  e  lo  dimostrano  le  innumerevoli  ed
               eterogenee  scuole  filosofiche  che  i  suoi  discepoli  fondarono  in  seguito  alla

               condanna a morte.
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