Page 73 - Storia della filosofia moderna. Da Niccolò Cusano a Galileo Galilei.
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XIII
Martin Lutero
Tutto cominciò quasi un secolo prima per colpa di
Giovanni (o Jan) Hus (1369 - 1415), un predicatore boemo.
Costui si mise a criticare i preti del suo paese per le indulgenze
che concedevano a pagamento, e un cardinale, Pietro d’Ailly,
nel corso del concilio di Costanza, prima lo scomunicò e poi lo
condannò al rogo. Hus salì sul patibolo cantando e insieme a lui
vennero bruciate tutte le duecento opere che aveva scritto. Il suo
movimento religioso fu chiamato ussitismo.
All’epoca, per fare soldi, la Chiesa aveva trovato un
sistema infallibile: vendeva le assoluzioni. Bastava pagare un
tanto a peccato e qualsiasi nefandezza uno avesse commesso gli
veniva perdonata. Sui peccati sessuali, poi, la tariffa era
particolarmente alta. Un po’ come accade oggi con il condono
fiscale: ci sono tre aliquote, l’8 per cento, il 6 per cento e il 4
per cento, a seconda di quanto il contribuente ha evaso negli
anni precedenti. Nel Cinquecento si trattava di peccati mortali,
oggi di tasse non pagate. Concettualmente è la stessa cosa: non
sarebbe giusto, ma è utile ai fini del bilancio.
La vera differenza tra il Medioevo e il Rinascimento sta nel
diverso ruolo svolto dai preti: nel Medioevo erano gli interpreti
obbligatori tra i fedeli e Dio, nel Rinascimento, invece, si
limitavano a consigliare il peccatore per poi lasciarlo libero di
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