Page 70 - Storia della filosofia moderna. Da Niccolò Cusano a Galileo Galilei.
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Questo in sintesi il suo pensiero politico.
                       Terzogenito di otto figli, Guicciardini ebbe un’adolescenza

                piuttosto difficile. In casa non c’erano soldi sufficienti per tutti e
                quindi, fin da ragazzo, dovette darsi da fare per sopravvivere.

                Lui  era  nato  primo  della  classe:  dovunque  andava  finiva  con
                l’essere il migliore. Non a caso fu soprannominato «Alcibiade»

                dai suoi stessi compagni di scuola. Come primo mestiere fece

                l’avvocato, poi si dette anima e corpo alla politica, e qui, tra i
                Medici che avevano ripreso il potere, e i Papi che facevano il

                bello e il cattivo tempo, si guadagnò la stima di tutti. Fu uno dei
                propugnatori  di  una  lega  antimperiale  promossa  da  Clemente

                VII.
                       Anche lui ebbe numerose amanti e si racconta che ne abbia

                avuta una in società con Machiavelli. Si chiamava la Maliscotta
                e si faceva anche pagare.

                       Negli ultimi dieci anni di vita, tra il 1530 e il 1540, scrisse
                una Storia d’Italia e i Ricordi politici e civili, a mio avviso più

                politici che civili.
                              A proposito di Francesco Guicciardini,

                              ho  immaginato  un  incontro  tra  lui  e  il  Machiavelli.
                       Ecco, grosso modo, quello che si sono detti:

                              «Caro Francesco» dice il Machiavelli, «come tu ben

                       sai, noi abbiamo una donna in comune: la Maliscotta. E
                       sai anche che ogni volta che lei ci viene a trovare noi la

                       paghiamo. Ora, non hai paura che per due come noi, di
                       alto  livello  intellettuale,  il  pagare  una  donna,  affinché

                       soddisfi i nostri più bassi istinti, sia disdicevole?»
                              «È  esattamente  il  contrario  di  quanto  dici,  mio

                       illustre collega» risponde il Guicciardini. «Il fatto che noi
                       la si paghi è in linea con i nostri principi politici.»

                              «Davvero! E perché mai?»
                              «Caro  il  mio  Niccolò.  Che  desideriamo  noi  sopra

                       ogni cosa al mondo? La libertà. E che cos’è il sesso se non
                       una  forma  di  schiavitù?  Noi,  invece,  con  una  modesta



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