Page 60 - Storia della filosofia moderna. Da Niccolò Cusano a Galileo Galilei.
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mestieri. Vivere a Utopia doveva essere di una noia mortale.
Grazie a Dio, noi in Italia siamo tutti diversi: ci sono i
ricchi e i poveri, i buoni e i cattivi, gli stupidi e gli intelligenti, i
grassi e i magri, e l’unico bene che ci rende tutti uguali è il
telefonino.
A proposito di Tommaso Moro,
dovendo descrivere un’isola ideale, come me la
immaginerei? Ebbene, innanzi tutto vorrei che non ci
fossero le automobili. Farei le strade strette, ma così
strette che nessun veicolo, per quanto piccolo, le potrebbe
percorrere. E non basta: per evitare le biciclette vorrei
anche che le strade fossero tutte in salita e in discesa.
Ovviamente i motorini sarebbero severamente vietati, il
solo rumore mi darebbe fastidio. Mi piacerebbe inoltre che
avesse un’unica piazzetta, non molto grande, situata giusto
al centro, per dar modo agli abitanti d’incontrarsi, di
sedersi a un bar e di chiacchierare del più e del meno,
magari bevendo un caffè. Poi vorrei che avesse tre terrazze
panoramiche: una rivolta a sud, con vista sugli scogli, una
rivolta a ovest, molto alta sul livello del mare, in modo da
impedire ai turisti di scendere e di sporcare le rive, e infine
una rivolta a est che mi consentisse di vedere le albe.
L’isola, comunque, la si potrebbe anche circumnavigare
con delle barche. E dovrebbe infine essere impreziosita da
una grotta misteriosa di colore azzurro con un’entrata così
bassa da costringere i visitatori ad abbassare la testa per
entrare. Oddio: ma questa è Capri!
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