Page 57 - Storia della filosofia moderna. Da Niccolò Cusano a Galileo Galilei.
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Tommaso Moro
Tommaso Moro (1480 - 1535) era un lord, forse il primo
lord della storia della filosofia. Era nato a Londra al pari del suo
maestro Erasmo e aveva un rapporto difficile con la Chiesa: era
nel medesimo tempo un credente e un miscredente a seconda
che avesse a che fare con i testi sacri o con le gerarchie
ecclesiastiche. Purtroppo non andava d’accordo nemmeno con
quelle politiche e qui va aperto un capitoletto a parte sulle
vicende sentimentali di sua maestà Enrico VIII.
A Enrico venne affibbiata fin da piccolo una moglie, una
certa Caterina d’Aragona, che, a detta delle malelingue, era
racchia e bigotta. Lui la sopportò finché gli fu possibile, poi
conobbe una signora e le di lei figlie Maria e Anna che lo
affascinarono. Prima si portò a letto la madre, poi la figlia
maggiore e poi la minore: la giovane e sexy Anna Bolena. Ma
non contento di esserci riuscito la volle anche sposare, e qui
iniziarono i guai. Per sposarla, infatti, aveva bisogno del
divorzio e a quei tempi il divorzio lo poteva concedere solo il
Papa. «No problem» disse Enrico VIII, quando glielo
comunicarono, e il giorno dopo, in quanto re d’Inghilterra, si
autoproclamò anche capo della Chiesa. Tommaso Moro, come
Cancelliere del Regno, si permise di criticarlo e nel giro di un
mese venne prima sbattuto in galera e poi, nel 1535, decapitato.
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