Page 25 - Storia della filosofia moderna. Da Niccolò Cusano a Galileo Galilei.
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IV
Pico della Mirandola
Oggi, quando uno ha buona memoria, gli si dice: «Ma chi
ti credi di essere: Pico della Mirandola?». Si racconta, infatti,
che questo Pico fosse capace di ripetere a memoria la pagina di
un testo latino dopo averla letta una volta sola, e che un giorno,
davanti a un ascoltatore rimasto stupito, gliel’abbia ripetuta di
nuovo, questa volta, però, alla rovescia, dall’ultima parola alla
prima. L’aneddoto è a tal punto noto che nel 1939 lo scrittore
Giovanni Papini fece dissotterrare il suo cranio per verificare se
non fosse più grande della media. *
Giovanni Pico, principe della Mirandola e conte della
Concordia, nacque in un castello il 24 febbraio del 1463, studiò
diritto canonico a Bologna, lettere a Ferrara, filosofia a Padova
e greco a Pavia. Il suo primo obiettivo fu quello di riaffermare
la dignità dell’uomo in quanto uomo. Ci scrisse sopra un saggio
suddiviso in novecento capitoli, intitolato per l’appunto De
hominis dignitate, il tutto con l’intenzione di presentarlo a
Roma a un congresso di filosofi. Magnum miraculum est homo
annunziava il manifesto, per poi aggiungere che anche gli arabi,
nella persona di Abdalla Saraceno, ammettevano che «nulla
esiste al mondo che sia più splendido dell’uomo».
L’evento, però, non ebbe mai luogo, anche perché nel
frattempo a Pico scappò detto che l’uomo era un essere per metà
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