Page 264 - I templari e il filo segreto di Hiram
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circostanti e, soprattutto, una presenza esoterica unica al mondo,
che si snoda nell’arco di cinquecento anni: dai misteriosi
affreschi in castello, alla Via Crucis di epoca napoleonica.
Tutto cominciò vent’anni fa, con la scoperta di una grande
nicchia murata in castello, dove c’era l’antica cappella consacrata
a Santa Maria, come la dirimpettaia chiesa (ora la magica San
Lorenzo). Una nicchia murata probabilmente nel 1435 o negli
anni immediatamente successivi, ai tempi della definitiva
“damnatio memoriae” dell’Ordine dei Cavalieri Templari voluta
da papa Clemente VI, che impose la distruzione di tutti i simboli
templari, incluse le croci, in tutta Europa. L’arco reale, in realtà
trionfale, che divideva il presbiterio dalla navata nella chiesa
abbaziale di Nostra Signora del Monte Sion (fondata dai Crociati
nel 1099 a Gerusalemme), impregnato di simbologie esoteriche,
straordinariamente riprodotto nella nicchia salicetese, dove alla
base i marchesi Dal Carretto hanno posto i loro stemmi.
L’affresco principale, sullo sfondo, il più compromettente fu
accuratamente scalpellato, quando la grande nicchia fu murata!
In questa cappella l’esoterismo continua nell’affresco
adiacente, giottesco, unico tanto in Piemonte quanto in Liguria,
raffigurante la natività dove la Madonna, dalle raffinate fattezze
tipiche di Simone Martini, tiene un libro aperto nella mano
sinistra.
Raffigurazione davvero insolita in una Natività, allusione
probabilmente alla sapienza.
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