Page 60 - La Massoneria Rivelata
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chiesa di Roma. In pratica, erano considerati dei veri e propri
agenti della controriforma, ed era quindi una questione di
sicurezza del regno.
Nel 1814, dopo la restaurazione della Compagnia di Gesù,
riprese la questione del complotto dei gesuiti. Nel 1843 Jules
Michelet e Edgar Quinet definiscono i gesuiti “l’Ordine Nero”.
Nel loro libro Des Jésuites attribuiscono la restaurazione della
monarchia di luglio a un complotto gesuitico. L’antigesuitismo
ebbe un ruolo importante nella Kulturkampf, la battaglia
culturale con la quale fu condotta l’accesa lotta politica e
culturale che vide coinvolte la Chiesa cattolica e gli stati
tedeschi, nel periodo che va dalla fine del Concilio Vaticano I
(1867-1870) ai primi decenni successivi alla fondazione
dell’impero tedesco (1871-1919). La prima legge significativa a
questo riguardo è quella dell’8 giugno 1871 con la quale fu
soppresso l’ufficio per i cattolici del ministero della cultura, un
fatto che incontrò la forte opposizione del partito di centro.
Seguì poi la Kanzelparagraph, la legge del pulpito, che portò
all’arresto di quasi tutti i vescovi cattolici di Prussia. I successivi
quattro anni videro l’attacco più duro: l’emanazione di una serie
di leggi, dovute soprattutto alla figura di Adalbert Falk, ministro
dei culti dal gennaio 1872. Queste norme, sebbene fortemente
pervase da uno spirito liberale, non furono un attacco al partito
di centro, ma un attacco fortissimo alla Chiesa cattolica. Di Falk
è la legge dell’11 marzo 1872 sulla scuola, che sanciva il
controllo statale sulle lezioni scolastiche pubbliche e private, con
conseguente cacciata degli insegnanti cattolici. La legge incontrò
l’opposizione dei conservatori.
Infine, il 4 luglio 1872 un’altra legge imperiale espulse i
gesuiti dal territorio dell’impero. In questa si distinsero il
principe di Hohenlohe-Schillingsfürst, loro acerrimo nemico, e
l’approvazione di Otto von Bismarck. Alcune di queste
disposizioni furono abrogate nel 1904, ma la maggior parte
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