Page 243 - La Massoneria Rivelata
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giovane,  serena,  gioiosa,  viene  spesso  definita  “solare”.  Ciò
                malgrado, quando in un logo appare un sole nascente o alato,

                ecco che qualcuno – molto fantasioso e molto poco informato –

                vi  sente  odore  di  massoneria;  di  conseguenza,  c’è  chi  vede  la
                “setta” dietro ai marchi della McDonald’s, della Chrysler, della

                Bentley, della Mini, della Harley Davidson, della Aston Martin,
                della Chevrolet…

                    Un  discorso  simile  si  può  fare  con  l’occhio  iscritto  in  un
                triangolo  equilatero.  Si  tratta  di  un  simbolo  antichissimo:

                l’occhio onniveggente è comune nell’induismo, nel buddhismo,
                nel caodaismo; per gli Egizi rappresentava Osiride e Plotino lo

                riteneva un significante fondamentale del suo sistema filosofico.
                Il triangolo era associato al sacro dai pitagorici, e per la Chiesa

                l’equilatero divenne l’emblema perfetto della Trinità. Fu così che
                l’iconografia  cristiana  unì  l’occhio  al  triangolo,  creando  un

                simbolo universale del divino che imperò soprattutto fra il XV e
                il XIX secolo. Le chiese ne sono piene; a titolo di esempio si può

                ricordare Santa Maria Maggiore a Trieste o il duomo di Noto.

                Anche  se  solo  in  seguito  quel  simbolo  fu  assunto  dalla
                massoneria, oggi, quando si vede un occhio e un triangolo, non

                si pensa più alla divinità ma alla Libera Muratoria.
                    Nella  trappola  del  delta  occhiuto  è  caduto,  senza  volerlo,

                anche Gianroberto Casaleggio, il guru mediatico del Movimento
                cinque stelle. La sua colpa fu quella di aver prodotto alcuni anni

                fa  un  filmato,  Prometeus,  sulla  rivoluzione  dei  media,  che

                terminava  con  l’immagine  di  un  occhio  all’interno  di  un
                triangolo.  Il  messaggio  è  evidente:  si  inizia  con  l’affermazione
                che  “l’uomo  è  Dio”,  in  seguito  si  profetizza  la  “rete”,

                Tirannosaurus  Rex  della  comunicazione,  che  modellerà  un

                nuovo  esemplare  umano  capace  di  diventare  la  persona  che
                desidera,  al  punto  che  la  vita  virtuale  diventa  il  più  grande

                mercato  del  pianeta.  La  rete,  dunque,  creata  dall’uomo,
                partorisce  a  sua  volta  uomini,  plasmandoli  non  nel  fango





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