Page 246 - La Massoneria Rivelata
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Della  stella  abbiamo  già  parlato,  ora  esaminiamo  le  altre  due
                icone  emblematiche  del  comunismo:  la  falce  e  il  martello.  La

                prima  non  sarebbe  altro  che  la  falce  di  luna  presente  in  ogni

                tempio  massonico,  indice  della  via  umida,  delle  forze  sottili  e
                notturne.  Il  martello  è  invece  il  maglietto  del  Maestro

                Venerabile e dei sorveglianti che dirigono e amministrano una
                loggia,  uno  strumento  che  rappresenterebbe  potenza  e  forza,

                guidata  dall’intelligenza  e  dalla  volontà  umana.  Il  fatto  che  il
                maglietto, insieme a un compasso, campeggiasse sulla bandiera

                della  Repubblica  Democratica  Tedesca  ha  rafforzato  in  molti
                l’idea di un connubio fra comunismo e massoneria.

                    Vi  sarebbe  addirittura  l’ipotesi  che  nella  Germania  dell’Est
                agisse  una  forma  di  massoneria  di  partito  che  aveva  avuto  il

                proprio ideologo nel drammaturgo Bertolt Brecht. D’altra parte,
                si aggiunge, lo stesso Vladimir Ulianov, alias Lenin, prima del

                1914 sarebbe stato iniziato in Francia, nella loggia del Grande
                Oriente  L’Union  de  Belleville.  Infine,  la  salma  di  Lenin,

                debitamente  imbalsamata  ed  esposta  nel  mausoleo  moscovita,

                sarebbe  stata  composta  in  modo  tale  da  testimoniare  la  sua
                appartenenza all’ordine.

                    La  supposta  parentela  fra  massoneria  e  marxismo  sarebbe
                proseguita anche dopo la caduta del muro di Berlino, quando la

                maggior parte dei partiti comunisti cambiarono nome e simboli.
                Il  P.C.I.,  ad  esempio,  guidato  allora  dal  segretario  generale

                Achille Occhetto, nel 1991 mutò il nome in Partito Democratico
                della  Sinistra  e  adottò  come  simbolo  una  quercia.  Tuttavia,  la

                compagine politica che era stata guidata da Gramsci, Togliatti e
                Berlinguer  avrebbe  cambiato  il  pelo  ma  non  avrebbe  perso  il

                vizio  di  occhieggiare  ai  Figli  della  Vedova:  la  quercia  adottata
                quale logo, infatti, altro non sarebbe che l’albero della massonica

                Rivoluzione francese; inoltre, le fronde di quercia sono comuni
                nei  templi  dei  Liberi  Muratori,  e  in  quel  simbolo  potrebbero








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