Page 105 - La Massoneria Rivelata
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Pio X (1903-1914), Benedetto XV (1914-1922) e Pio XI (1922-
                1939).

                    Ernest Jouin, abate e sacerdote cattolico, il 23 marzo 1918 fu

                elevato alla dignità di prelato romano in qualità di protonotaio
                apostolico.  Oltre  a  opere  storiche,  monsignor  Jouin  scrisse

                numerose  opere  antimassoniche  e  antisemite,  fondando,  nel
                1912,  la  RISS  con  il  preciso  intento  di  fare  luce  sul  pericolo

                massonico. Le denunce di complotti orditi da società segrete e
                da  forze  occulte  poggiavano  su  basi  documentarie

                apparentemente  solide,  dal  momento  che  monsignor  Jouin  si
                presentava  come  un  vero  esperto  di  esoterismo  e  massoneria.

                Spesso venivano pubblicate notizie e dettagli riguardanti la vita
                privata dei sospetti complottardi. La redazione della rivista può

                essere  considerata  come  bene  informata  sulle  vicende  del
                mondo  sotterraneo  esoterizzante,  non  solo  francese,  con

                informatori sparsi un po’ ovunque nel mondo.
                    L’opera  di  Jouin  ha  esercitato  una  considerevole  influenza

                sulla letteratura cospirazionista, e non solo su quella dell’epoca.

                Ancora oggi, infatti, molti autori cospirazionisti si rifanno alla
                sua  opera.  L’attività  della  RISS  ricevette  numerosi  encomi

                ecclesiastici e la benedizione dello stesso papa per la profondità
                e accuratezza delle tematiche trattate.

                    L’opera  di  Jouin  appartiene  alla  lunga  tradizione  del
                complottismo  controrivoluzionario  inaugurato  dagli  scritti

                dell’abate Barruel. È celebre la tesi di Jouin sul complotto ordito
                dalla  massoneria  per  infiltrare  le  alte  sfere  vaticane  durante  il

                pontificato  di  Leone  XIII.  Nel  1912  afferma  che  la  morte
                dell’arciduca         Francesco         Ferdinando           d’Austria        durante

                l’attentato di Sarajevo era stata prevista con largo anticipo dalle
                logge massoniche. Lasciava inoltre intendere che gli attentatori

                Nedeljko  Čabrinović,  Casimirović  e  Milan  Ciganović  avessero
                stretti legami con la massoneria. Émile Poulat, uno dei grandi

                sociologi  studiosi  di  cattolicesimo  francese,  così  lo  descrisse:

                «Personalità  rimarchevole  e  unanimemente  rispettata,  la  cui


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