Page 20 - Maschere_Motta
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Lo Zanni







                anni o Zani, secondo le pronunce toscana e veneta, è un sostantivo comune
                derivato dal nome proprio Giovanni modificato dall’uso dialettale. Lo scenario
       Z geografico che ne accolse i natali è la Valle Padana dove le compagnie teatrali,
       che qui erano attive nel XV secolo, annoveravano questo tipo tra i loro personaggi. Di so-
       lito vestito con l’abito del contadino o del facchino (pantaloni sformati sovrastati da una
       blusa lacera), lo zanni s’identificava allora con un rozzo villano, generalmente originario
       delle valli bergamasche, incolto, poverissimo e abituato a esprimersi alla maniera oscura
       (ma non lo era per gli spettatori della zona) del dialetto locale.
        Di solito il termine di zanni non era usato da solo: era infatti per lo più accompagnato da
       epiteti burleschi, immancabilmente riferibili al cibo di cui il personaggio era alla costan-
       te ricerca. Una fame atavica s’intravedeva allora dietro espressioni come Zan Salsiccia,
       Zan Polpetta o Zan Pagnotta anche se le diversità erano solo apparenti, di facciata, e la
       sostanza del personaggio era ogni volta identica. Qualcuno ha poi messo l’accento sul
       carattere demoniaco dello zanni, il cui abito bianco starebbe a simboleggiare le anime dei
       morti: l’interpretazione è da provare, sebbene valga a sostenerla l’osservazione che nel
       “mondo alla rovescia” proposto dalla ricorrenza del Carnevale il buffonesco e il demoniaco
       s’incontrano.
                                       NOMI DI ZANNI
        Arlichino, Truffaldino, Trivellino, Tracagnino, Tortellino, Naccherino, Gradellino, Mezzettino, Polpet-
       tino, Nespolino, Bertoldino, Fagiuolino, Trappolino, Zaccagnino, Sia Pasquino, Tabarrino, Passerino,
                 Bagatino, Bagolino, Temellino, Fagottino, Pedrolino, Fritellino, Tabacchino.


        Il colore bianco dell’originario costume scenico si confermò nella Commedia dell’arte
       dove lo Zanni fu il servo per antonomasia e ricopri un ruolo di spicco. Furbo per necessi-
       tà, in quanto nato e cresciuto in un mondo ostile che l’ha truffato relegandolo a un ruolo
       sociale subalterno, il nuovo zanni è il tipo di uomo costretto ad arrangiarsi per sbarcare
       il lunario. Ha fame ed è quindi perennemente impegnato nella ricerca di cibo e, pur di ot-
       tenere il suo scopo, si prende gioco della dabbenaggine altrui, salvo infine dover amara-
       mente constatare che c’è qualcuno ancora più furbo di lui. Nel mondo dello zanni non è
       necessaria alcuna specializzazione; quel che serve è semmai il contrario: sapersi adattare
       alle circostanze più diverse per ricavarne il massimo del vantaggio. Sorretto da un’astuzia

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