Page 167 - Maschere_Motta
P. 167

Uomo selvatico




                                                               E
                                                                         ssere tutto villoso, mezzo uomo e mezzo bestia,
                                                                         che si aggira per le foreste con ceffo orripilante,
                                                               E armato di una mazza nodosa: ecco l’Uomo Sel-
                                                               vatico, personaggio leggendario le cui origini più lontane
                                                               si perdono nella mitologia. Presente nei rituali di molte po-
                                                               polazioni, egli ci appare ogni volta raffigurato sotto forme
                                                               diverse, ora come una divinità, ora come lo spirito dei bo-
                                                               schi, protettore dei campi e della natura. E così, spostan-
                                                               dosi da regione a regione, l’Uomo Selvatico varia anche le
                                                               sue caratteristiche, relitto di una tradizione che mescolava
                                                               insieme paganità, religione cristiana e riti agresti in un solo
                                                               aspet- to, arricchitosi via via con certe formule di naturale
                                                               provenienza popolare. Di lui abbiamo, di conseguenza, una
                                                               fisionomia estremamente varia e complessa. Sua caratte-
                                                               ristica costante è quella di essere lo spirito simbolico della
                                                               forza della natura, immagine vivente delle foreste, degli
                                                               alberi e delle foglie. Numerose sono le testimonianze lette-
                                                               rarie che ci tramandano dei costumi di questo personaggio
                                                               che è generalmente visto quale portatore di gioia, coraggio
                                                               e conforto. Nell’Orlando innamorato, il selvaggio che ha ra-
                                                               pito Fiordaligi viene descritto come un essere eccentrico,
                                                               depositario di un comico rovesciamento di quella che è la
                                                               natura comune degli uomini.

                                                                 Abita al bosco sempre a la verdura
                                                                 Vive di frutti e beve al fiume pieno;
                                                                 E dicesi ch’egli ha cotal natura
                                                                 Che sempre piange quando è il ciel sereno,
                                                                 Perch’egli ha del mal tempo allor paura
                                                                 E che ‘l caldo del sol gli venga meno;
                                                                 Ma quando pioggia e vento il ciel saetta
                                                                 allora sta lieto, che ‘l buon tempo aspetta (...)

                                                                                                               157
   162   163   164   165   166   167   168   169   170   171   172