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L’età contemporanea
11 SETTEMBRE 2001 Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
Copyright 2011 De Agostini, Novara
Il più terribile attacco terroristico di tutti dell’attentato sia del plurimiliardario
Ottobre 2001: gli sceicco saudita Osama Bin Laden e del-
i tempi avviene in prima mattinata e si
consuma in non più di un’ora. L’azione
USA in Afghanistan la sua organizzazione terroristica, al Qae-
ha inizio alle 8,45 a New York, quando da, che ha la sua base strategica in Af-
un aereo di linea statunitense dirottato ghanistan, con la complicità del regime
da un commando suicida islamico si integralista dei Talebani.
schianta contro la torre nord del World L’evento, considerato un vero e proprio
Trade Center. Circa 18 minuti dopo un atto bellico, ridisegna il concetto stesso
secondo velivolo si abbatte contro la tor- di guerra nell’epoca della globalizzazio-
re sud, che comincia a collassare. Alle ne, inaugurando un tipo di conflitto spe-
9,43 è la volta del Pentagono, il quartier cifico del XXI secolo: un conflitto, cioè,
generale delle forze armate statunitensi, privo di frontiere territoriali e di regole
presso Arlington, in Virginia, raggiunto condivise tra le parti in causa, che con-
da un Boeing 757. Qualche minuto più sidera la popolazione civile alla stregua
tardi un quarto aereo, forse diretto con- di quella combattente e suscettibile di
tro la Casa Bianca, a Washington, preci- minacciare senza preavviso qualsiasi
pita 130 km a sudest di Pittsburgh, in area del pianeta. Proprio facendo riferi-
Pennsylvania, presumibilmente a causa mento a questa nuova forma non con-
di una colluttazione tra passeggeri e di- venzionale di “nemico”, il presidente de-
rottatori. Alle 10,28 le due torri del WTC gli Stati Uniti, George W. Bush, ha rispo-
non esistono più. Il bilancio finale è di sto all’attacco dell’11 settembre metten-
2801 morti e di parecchie migliaia di fe- do in atto iniziative strategiche senza
riti. Passato lo sgomento iniziale, si fa ben quartiere e di lunga durata contro il ter-
presto strada la certezza che la paternità rorismo internazionale.
Golfo, rispettivamente con Iran e Kuwait, e sospettato (a torto) di
collusioni con Al Qaeda e di detenere armi di distruzione di mas-
La Seconda Guerra sa, venne abbattuta dall’intervento armato di USA e Gran Breta-
del Golfo in Iraq gna. Il dopoguerra, che aveva per obiettivo l’affermazione di un
sistema democratico, è stato ostacolato dalla guerriglia tra la mi-
noranza sunnita e la maggioranza sciita e dal terrorismo messo in
atto da Al Qaeda, che ha colpito le forze della coalizione (anche
19 militari italiani, uccisi a Nassyriya nel novembre 2003) ma so-
prattutto la popolazione civile. Dopo le prime elezioni libere del
2005, al governo si sono alternati esponenti delle componenti scii-
te e sunnite.
Barack Obama Con l’elezione alla Casa Bianca del democratico Barack Obama
e i piani di ritiro (2008) l’amministrazione statunitense ha messo a punto un pia-
no per il ritiro delle truppe dall’Iraq nel 2011 e, con tempistiche
più dilazionate, anche dall’Afghanistan. Oltre a rivedere l’approc-
cio statunitense rispetto ai focolai di crisi internazionali (le sue di-
chiarazioni d’intenti gli sono valse il Nobel per la Pace nel 2009),
Crisi finanziaria Obama ha dovuto affrontare, con massicci interventi pubblici, la
mondiale drammatica crisi mondiale scatenatasi tra il 2008 e il 2009 dal fal-
limento di alcuni istituti di credito americani.
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