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30 - Alla ricerca di un nuovo ordine mondiale
coinvolte truppe di almeno cinque Paesi (Angola, Ruanda, Ugan-
da, Zambia e Zimbabwe) e ha provocato oltre 2 milioni di morti;
l’intervento dell’ONU nel 2001 non è riuscito a far venire meno il
clima di guerriglia latente che perdura ancora oggi.
Nel 2002 la vecchia Organizzazione dell’Unità Africana (OUA), I tentativi di unità
creata nel 1963, è stata trasformata in Unione Africana (UA), do- africana
tata, sul modello europeo, di proprie istituzioni comunitarie (con-
ferenza dei capi di Stato e di governo, parlamento, corte di giu-
stizia, consiglio economico e sociale, segretariato), e affiancata da
un organismo di promozione dello sviluppo (New Economic Part-
nership for the African Development, NEPAD). Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
Copyright 2011 De Agostini, Novara
Il Giappone e l’Asia orientale
Asceso negli anni ’80 al rango di seconda potenza industriale del
mondo, in seguito al declino dell’URSS, il Giappone fu tra i pro-
motori, nel 1989, insieme con Stati Uniti e Australia, dell’APEC
(Cooperazione Economica Asia-Pacifico), organizzazione desti-
nata a raggruppare nel decennio seguente 21 Stati della regione
(tra gli altri Russia, Cina, Indonesia, Canada, Perú, Messico e Nuo-
va Zelanda), interessando poco meno di metà della popolazione
e del commercio mondiali. Nel 1989 morì l’imperatore Hirohito,
cui succedette il figlio Akihito. Nei primi anni ’90, pur mantenen-
do un netto primato economico tanto in Estremo Oriente quan-
to nel Sud-Est asiatico, il Paese del Sol Levante entrò in una crisi
insieme economica e politica. La prima si manifestò nel rallenta- Il ristagno
mento del ritmi di crescita, preludio di una lunga fase di ristagno. del Giappone
La seconda fu conseguente all’appannarsi dell’immagine del Par- a fine secolo
tito Liberaldemocratico, al potere da un quarantennio, colpito da
accuse di corruzione e scosso nel 1995 da un attentato terroristi-
co alla metropolitana di Tokyo. Ad appesantire la situazione con-
tribuì la crisi finanziaria, legata a manovre speculative, abbattu-
tasi nel 1997 sui mercati emergenti dell’Asia orientale, in vario mo-
do agganciati all’economia nipponica: da quelli di Hong Kong, Tai-
pei, e Seoul a quelli di Singapore, Bangkok e Manila. Una schiari-
ta si è venuta profilando con l’avvento al governo del leader rifor-
matore Junichiro Koizumi (2001), quindi col varo, nel 2002, di Il Giappone
una zona di libero scambio, l’AFTA, tra i Paesi del Sud-Est asiati- tra riformisti
co. Alcuni contenziosi territoriali con la Cina sono stati invece e conservatori
rinfocolati dalla successiva salita al potere di due premier conser-
vatori, Shinzo Abe (2006) e Yasuo Fukuda (2007). Nel 2009 è tor-
nato al potere il partito democratico.
La crisi finanziaria che colpì l’Estremo Oriente sul finire del XX se-
colo esercitò un forte impatto forte in Indonesia, decretando il crol- Indonesia
lo della più che trentennale dittatura del generale Suharto (1975-
1998) e rinfocolando spinte centrifughe in varie parti dell’arcipela-
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