Page 71 - I segreti di Hitler
P. 71
“Sottufficiale nell’esercito, il tuo modello”
dice questo manifesto dedicato ai giovani.
Naturalmente, razzismo e an-
tisemitismo non furono propri
solo di Hitler e dei nazisti. La
cultura europea dell’Ottocento,
ma anche del primo Novecento,
era infarcita di antisemitismo.
Antisemiti erano personaggi
influenti come il musicista
Wagner, l’anarchico Bakunin
o l’industriale Henry Ford.
Si trattava di un sentimento
diffuso, spesso inconscio e
veicolato dalla fede cattolica,
che dipingeva gli ebrei come
gli assassini di Gesù. L’odio
contro il popolo ebraico
è antico: diffuso già nel
Medioevo, portò alla crea-
zione dei ghetti, quartieri
interamente abitati da
ebrei, dove essi potevano
svolgere le proprie atti-
vità, che generalmente erano
«CON GLI EBREI NON SI PATTEGGIA,
SI PUÒ SOLO OPTARE PER UN NETTO
“SÌ O NO”. PER QUESTO DECISI
DI DIVENTARE UN POLITICO.»
ben definite e limitate. In Francia,
a cavallo tra Otto e Novecento, un
evidente caso di antisemitismo fu
l’accusa di alto tradimento portata
contro il capitano Alfred Dreyfus,
poi scagionato. Un ulteriore spinta
al sentimento antisemita fu offerta,
nel 1903, dalla divulgazione di un
documento che ormai è stato bolla-
to come un falso, ma che all’epoca
fu creduto autentico: i Protocolli
dei savi anziani di Sion, in cui si
illustravano nel dettaglio le stra-
tegie di una cospirazione ebraica
e massonica per impadronirsi del
mondo. La falsità di quello scritto
fu dimostrata già negli anni Venti
e oggi ne è stata ricostruita tutta
la genesi (si tratta dell’elaborazio-
ne di un libello satirico francese
realizzata dai Servizi segreti della
Russia zarista). Nonostante ciò,
l’immagine degli ebrei intenti a
congiurare contro il mondo intero
Giovani tedesche tirano di scherma. L’esercizio risulta molto popolare ancora oggi. ☛
fisico era fondamentale per la gioventù ariana.
Quel libro influenzò anche Hitler,
70 71