Page 70 - I segreti di Hitler
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IL RAZZISMO E GLI EBREI
ARIANI CONTRO SUBUMANI
re, integra il suo esercito con gli all’accoppiamento fra eguali, im-
elementi di colore del suo gigante- pedendo un’ulteriore mescolanza.
sco impero; dal punto di vista della E con ciò gli elementi imbastarditi
razza, si va così rapidamente “ne- passano in secondo piano, a meno
grizzando” che si può parlare della che essi non si siano tanto molti-
nascita di uno Stato africano sul plicati da impedire la riafferma-
suolo europeo. Se questa mesco- zione della razza pura». L’istinto
lanza continuasse per altri trecento della razza superiore alla fine ha
anni, sparirebbero gli ultimi resti la meglio e l’individuo conscio
di sangue franco e si formerebbe del suo compito storico riesce a
un compatto Stato afro-europeo che sconfiggere la degradazione mali-
andrebbe dal Reno al Congo, po- gna che lo circonda; anche perché
polato da una razza inferiore, figlia «la degradazione della razza e del
di un costante imbastardimento». sangue è il peccato mortale di
Qualcosa di simile si era prodot- questo mondo e la fine dell’uma-
to, secondo lui, anche in Germa- nità che vi si abbandoni».
nia, dove coloni tornati all’Africa
avevano portato figli avuti da Un pregiudizio radicato
donne di colore. Ma peggio ancora Se tutto questo, in una civiltà
era, per Hitler, la mescolanza di ormai culturalmente imbastardita
razze apparentemente simili ma dalle idee inculcate nelle masse da
intrinsecamente diverse. Per esem- giudaismo e capitalismo, avesse
pio quella fra germanici e slavi. Il provocato l’isolamento dei soggetti
fatto che questi ultimi potessero migliori e più puri, tanto meglio:
avere un aspetto fisico simile a «Il forte è più potente quando è
quello dei tedeschi era fuorviante solo». Del resto, «la razza è di-
e poteva portare a mescolanze de- ventata forte nella lotta perpetua»
leterie. Fortunatamente, sempre a e «chi vuole vivere deve lottare.
detta del Führer, «in creature for- Chi invece si rifiuta di combattere
nite di un forte istinto di razza, la in un mondo di eterno conflitto, Ebrei nel campo di concentramento di Ebensee,
parte rimasta pura tenderà sempre non merita affatto di vivere». nell’Alta Austria, attivo tra il 1943 e il 1945.
Quella del bambino che si arrende
alle SS nel ghetto di Varsavia è
una delle immagini più eloquenti
della persecuzione contro gli ebrei.
Nussbaum: sopravvissuto alla
Shoah, si trasferì in Israele e poi
negli Stati Uniti, dove morì nel 2012.
70 Il piccolo si chiamava Tsvi Chaim 71