Page 35 - I segreti di Hitler
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«GLI UOMINI MOLTO INTELLIGENTI                                            possibili i suoi incontri intimi, sia
           DEVONO PRENDERSI UNA DONNA                                                pure rari, con Eva Braun.
                                                                                      Gli amplessi del Führer sareb-
           PRIMITIVA E SCIOCCA.»                                                     bero stati del tutto particolari,
                                                                                     almeno stando alla ricostruzione
                                                                                     dello scrittore e saggista inglese
           avuti rapporti intimi con Hitler, si   grazie a un carattere deciso, seppe   Martin Amis, secondo il quale
           erano uccise o avevano tentato di    opporgli un orgoglioso diniego.      Hitler aveva una passione visce-
           togliersi la vita. Una era, appunto,   Se il Führer fosse davvero in      rale per le gambe femminili e po-
           Mimi Reiter, che avrebbe tentato di   grado di scatenare tendenze sui-    teva raggiungere l’orgasmo sem-
           farla finita impiccandosi, nel 1928.   cide nelle sue amanti, non è però   plicemente guardando Eva mentre
           Come lei si sarebbero comportate     cosa che si possa affermare con      si alzava la gonna. Ciò coincide-
           Eva Braun, che prima della morte     certezza. Di sicuro la sua sfera     rebbe con i racconti della stessa
           nel bunker avrebbe tentato di ucci-  sessuale non era né pienamente       Eva, che così ricorda il suo primo
           dersi per ben due volte (nel 1932 e   normale né pienamente compiu-       incontro con il futuro marito, av-
           nel 1935), Inge Ley, Renate Müller   ta: dicerie ed esami medici (per     venuto nel 1929, quando lei aveva
           e Suzi Liptauer, i cui propositi di   esempio quelli eseguiti dai russi)   17 anni e lavorava nell’atelier fo-
           morte non fallirono. Sesta suicida   parlano della presenza di un solo    tografico di Heinrich Hoffmann, a
           fu Geli Raubal, la nipote prediletta   testicolo e di una scarsa prestanza   Monaco di Baviera: «Ero rimasta
           di Hitler, forse il suo unico, vero,   sessuale. E si sprecano i pettego-  in negozio dopo la chiusura per
           grande amore, che si tolse la vita   lezzi sull’uso, da parte di Hitler,   sistemare alcune carte. Ero su
           nel settembre 1931. Settima donna    di misture a base di ormoni, afro-   una scala quando improvvisamen-
           di questo elenco, secondo Langer e   disiaci ed eccitanti preparati appo-  te entrò il capo con un signore di
           Waite, sarebbe stata la celebre regista   sitamente per lui dai suoi medici   una certa età, con dei buffi baf-
           Leni Riefenstahl, con cui Hitler ebbe   personali, soprattutto negli ultimi   fetti, un impermeabile chiaro di
           diversi contrasti sul lavoro e che,   anni. Misture che avrebbero reso    stile inglese e un gran cappello di  ☛

           Il romanzo rosa di Mimi



              e storie d’amore di Hitler hanno   lo sguardo. Lei confessò: «Le mie   giorno, durante una passeggiata nei
              tutte qualcosa di morboso. Fra le   riserve caddero». Raggiunta l’intimi-  boschi, Hitler spinse Mimi contro un
          L tante, però, una ha decisamente    tà, lui le chiese di chiamarlo Wolf, lo   abete, la osservò dalla testa ai piedi e
           l’aspetto di un romanzetto rosa. È   pseudonimo che gli piaceva adottare   poi disse: «Sai cosa sei adesso? Sei la
           quella con Mimi Reiter, che conobbe   quando viaggiava in incognito. Un   mia Waldfee, la mia fata dei boschi».
           il futuro Führer quando aveva appe-                                      Poi, chiamandola con il vezzeggiativo
           na 16 anni. Lavorava nel negozio di                                      Mimilein, la baciò appassionatamente.
           famiglia a Obersalzberg, la località                                     Giunse a dirle che voleva sposarla e
           turistica della Baviera, nei pressi di                                   avere con lei dei figli biondi, ma che
           Berchtesgaden, vicina al Berghof. Era                                    in quel momento non poteva perché
           il 1926 e Mimi descrive così Hitler:                                     doveva compiere la sua missione
           «Portava dei calzoni alla zuava e un                                     principale, cioè sistemare la Germa-
           leggero cappello di velluto. Aveva in                                    nia. Oltre che in montagna, i due si
           mano un frustino, indossava dei caldi                                    incontrarono anche a Monaco, dove
           calzerotti grigio chiari e una giacca a                                  lui le disse che stava cercando una
           vento chiusa da una cintura di cuoio.                                    casa per loro. Ci fu poi un periodo di
           Gli camminava al fianco un bellissimo                                    silenzio: Hitler era preso dalla poli-
           pastore tedesco». I due si presen-                                       tica e Mimi fece un goffo tentativo
           tarono e lui trasferì il frustino nella                                  di suicidio con una corda da bucato
           sinistra per prendere la destra di lei e                                 attaccata alla maniglia di una porta.
           osservarla con “occhi penetranti”. Da                                      Pare che l’improvvisa freddezza di
           quel giorno si incontrarono spesso.                                      lui fosse dovuta al timore di solleva-
           Facevano passeggiate, andavano a                                         re uno scandalo, perché la ragazza
           pranzo e lui la imboccava. Durante                                       era minorenne. I due si incontrarono
           una gita allo Starnbergsee si bacia-                                     comunque di nuovo, negli anni Trenta,
           rono per la prima volta. Lui le strinse                                  e Mimi ricorda: «Lasciai che tutto acca-
           le mani, la abbracciò, la sedusse con                                    desse. Non ero mai stata così felice».

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