Page 36 - I segreti di Hitler
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LE DONNE E IL SESSO

                L’AMORE E LA MORTE                                  Geli Raubal, la nipote prediletta: si uccise
                                                                    (pare) per una delusione o per gelosia.

               feltro in mano. Cercai di gettare    ebbe un rapporto incestuoso, figlia
               un’occhiata senza girarmi e mi       della sorellastra Angela, confermò
               accorsi che quell’uomo mi stava      queste indiscrezioni.
               guardando le gambe».                  Il mistero della nipote Geli
                Inoltre, pare che Hitler fos-
               se tanto ossessivo nei confronti      Angelika Raubal, detta Geli,
               dell’igiene da non poter avere       era nipote di Hitler perché figlia
               relazioni sessuali normali proprio   della sorellastra Angela, nata dal
               per paura dello sporco. Il Führer    matrimonio di Alois Hitler con
               superava quella che lui considera-   Franziska Matzelsberger, sua se-
               va “distanza di sicurezza” solo se   conda moglie. Cresciuta a Vienna,
               poteva infilarsi dei tovaglioli puli-  assieme alla madre, si trasferì con
               ti nelle mutande come protezione.    lei a Linz per completare gli studi
               Anche Geli, la nipote con cui        superiori. Hitler venne nominato


               «LA DONNA DEV’ESSERE UNA COSA
               CARINA, CAREZZEVOLE, INGENUA,
               TENERA, DOLCE E STUPIDA.»


               Eva, l’ultima compagna




                    veva 23 anni meno di lui.      gelosia verso le ammiratrici dell’aman-  suo compleanno, poi si mise in viaggio
                    Quando lo conobbe ne aveva     te, ma si salvò (ci avrebbe riprovato   verso Berlino, per rimanere accanto a
               A 17 e gli restò accanto per 16,    nel 1935, con il sonnifero). In quello   Hitler fino alla fine. Il 28 aprile 1945, lo
               metà della sua vita. In questi numeri   stesso anno, entrò nella segreteria   sposò nel bunker sotto la Cancelleria
               si può riassumere la storia d’amore   del Führer, che le regalò una villetta a   di Berlino: indossava un vestito di seta
               fra Hitler ed Eva Braun. Lei era nata   Monaco, in cui si trasferì con la sorella   nera. La notizia fece il giro della Ger-
               a Monaco il 6 febbraio 1912, seconda   Gretl e i loro due cani, Stasi e Negus.  mania, che finalmente venne a sapere
               di tre sorelle (le altre si chiamavano   Trascorreva gran parte della bella   dell’esistenza di una donna fino a quel
               Ilse e Margarete, detta Gretl). I geni-  stagione al Berghof e poi nel Nido   momento ignota ai più. «Ho promesso
               tori non erano ricchi, ma benestanti,   dell’Aquila, lo chalet che il partito regalò   a me stessa di seguirti ovunque, anche
               tanto da possedere un’automobile.   al Führer per i suoi 50 anni. Le giornate   nella morte» aveva detto al marito.
                Eva era una bella ragazza, bionda   trascorrevano tra colazioni, pranzi, visite   Il 30 aprile, nel primo pomeriggio, i
               con gli occhi azzurri, elegante. Sognava   di Hitler e passeggiate. Eva scattava foto   due si tolsero la vita.
               di fare carriera come attrice e nutriva la   e girava brevi film: le sue riprese a colori   Il resto della famiglia Braun soprav-
               sua fantasia leggendo romanzi rosa e   realizzate al Berghof furono tra le prime   visse alla Seconda guerra mondiale:
               riviste di cinema. Nel settembre 1929   effettuate in Germania.          il padre morì nel 1964, la madre nel
               venne assunta come apprendista e      Il 9 febbraio 1945, in un clima ormai   1976, la sorella maggiore, Ilse, nel
               commessa da Heinrich Hoffmann,      di disfatta, Eva festeggiò a Monaco il   1979, e Gretl, la più piccola, nel 1987.
               fotografo ufficiale del Partito Nazional-
               socialista. Nel negozio di Hoffmann,
               Eva conobbe Hitler, con cui intrecciò
               un’amicizia galante, fatta soprattutto di
               regali e complimenti. All’inizio i genitori
               erano all’oscuro della relazione, che Eva
               confidava solo alle sorelle. Il rapporto
               fra i due rimase platonico fino al 1932,
               quando lei cominciò a frequentare l’ap-
               partamento di Hitler. Lui era occupato
               con la campagna elettorale ed Eva
               non lo vedeva quasi mai, ma accettava
               la cosa con pazienza. Poi, però, tentò
               di uccidersi con la pistola, forse per


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