Page 22 - I segreti di Hitler
P. 22

L’ARTE

                IL “PRIMO PITTORE” TEDESCO


               dell’attività pittorica di                     te, fosse essa l’espres-
               Hitler era la sua totale                        sionismo, il cubismo,
               assenza di confronto                            il fauvismo o il futu-
               con quanto il mondo                             rismo. Anzi, vedeva
               artistico andava svi-                           questi movimenti ar-
               luppando in quegli an-                          tistici come avversari
               ni. È vero che Vienna                           della pittura pura. Ciò
               non era Parigi, ma si                           lo portò a elaborare
               trattava comunque di                            un’opinione totalmen-
               una grande capitale, in                        te negativa verso ciò
               cui si agitavano notevoli                    che non apparteneva alla
               fermenti culturali. Hitler,                  tradizione. Tutto quello
               invece, pareva vivere in                    che deformava la linea del
               una specie di volontario                    reale per trasformarsi in
               isolamento, senza essere                      un’interpretazione sogget-
               toccato, nel suo stile                        tiva gli appariva come
               ormai obsoleto e adatto                         “arte degenerata”. La
               solo alle cartoline, da   Una scultura di Arno Breker:  sua preferenza andava
               nessuna nuova  corren-  secondo Hitler doveva essere  invece alle scene di
                                       modello per l’arte di regime.
               Il corpo e lo spirito



                nazisti tentarono di riformare l’intera   corpo. Come dichiarò in un discorso   mare imponenza e bellezza e quindi
                cultura tedesca, piegandola alla loro   del 1935, era «certo che pochi anni di   rappresentare purezza e benessere. Se
              I ideologia. Desiderio del regime era   governo nazionalsocialista porteranno   è tale, allora nessun’offerta è per essa
               quello di creare una cultura omologata,   ricche innovazioni nel campo della   troppo grande. Se tale non è, allora è
               consona ai gusti e ai progetti dell’ap-  produzione artistica e grandi migliora-  peccato sprecarvi un solo marco. Per-
               parato di potere. Di conseguenza, il   menti rispetto ai risultati degli ultimi   ché non è un elemento di benessere
               nuovo “uomo modello” doveva corri-   anni del regime giudaico. Per rag-   e del progetto del futuro, ma un segno
               spondere all’ideale razziale formulato   giungere tale fine, l’arte deve procla-  di degenerazione e decadenza».
               da Hitler e dal suo regime, e divenne
               anche il soggetto tipico e dominante
               dell’arte nazionalsocialista. Questa
               visione artistica, sviluppata durante il
               Terzo Reich, è fedelmente rispecchia-
               ta dalle sculture di Arno Breker (1900-
               1991), le cui opere furono considerate
               la perfetta antitesi dell’arte degenerata.
                Culto del corpo, unità razziale e forza
               militare costituivano la base dell’ideale
               nazionalsocialista. La nuova cultura
               unitaria distrusse la molteplicità cul-
               turale tedesca: rifiutarsi di aderire alle
               nuove linee guida significava il divieto,
               per letterati e artisti, fossero essi ebrei,
               avversari del regime o artisti anticon-
               venzionali, di svolgere la propria attività.
                Poiché Hitler si sentiva particolar-
               mente competente nel settore dell’arte
               e dell’architettura, intervenne in modo
               diretto nelle attività artistiche: impose
               l’annullamento di ogni influsso stilistico
               moderno internazionale, che doveva
               essere sostituito dalla rappresenta-
               zione dell’eroismo dell’anima e del


           22                                                                                                                                                                                                                                             23
   17   18   19   20   21   22   23   24   25   26   27