Page 21 - I segreti di Hitler
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Mutilati di guerra in un quadro di Otto Dix:
la sua pittura fu considerata disfattista.
rima della politica, la grande
passione di Hitler fu l’arte.
Ammirava i capolavori del
PRinascimento fiorentino e
riteneva di poter diventare «uno dei
primi pittori, se non il primo, della
Germania». Era un’ illusione: come
pittore, Hitler non era del tutto inca-
pace, ma di sicuro non poteva aspi-
rare a una carriera artistica di primo
piano. Tuttavia cercò di realizzare
il suo sogno trasferendosi a Vienna,
dove all’inizio aveva affittato una
stanza con la magra pensione ottenu-
ta dopo la morte della madre. Nella
capitale austriaca, Adolf condusse
una vita difficile (definì quegli anni
«il periodo più triste della mia vita»),
tra mense per poveri, dormitori pub- mia di Vienna, che però rifiutarono mise a dipingere, entrando in con-
blici, rapporti di amicizia con altri la sua iscrizione (bisogna però correnza con Hitler. Gli acquerelli
sbandati come lui e il rifugio nella ricordare che solo 28 dei 133 aspi- dipinti da Adolf in quel periodo
lettura. Leggeva davvero moltissi- ranti furono ammessi). L’architettura raffiguravano paesaggi urbani, edi-
mo nelle biblioteche pubbliche e fu sembrava la via confacente a Hitler, fici monumentali e qualche scorcio
in quegli anni che si formò la sua ma gli era preclusa dalla mancanza paesaggistico. Nel 1911, Hitler ini-
coscienza politica di stampo germa- del titolo di studio necessario, cioè ziò a realizzare opere più impegna-
nista e razzista, assimilata dai testi la licenza di scuola media. tive, commissionate da corniciai e
di autori antisemiti ottocenteschi. Per guadagnare qualcosa, dipin- mobilieri che realizzano divani con
Si manteneva dipingendo acquerel- geva cartoline e piccoli quadri- quadretti inseriti nello schienale.
li o con altri lavori di pittura, come souvenir che vendeva poi lungo Nel 1913, Hitler si trasferì a Mo-
la realizzazione di insegne e vetrine. le strade con l’aiuto di un certo naco per evitare il servizio di leva
Pittore di strada Reinhold Hanisch, un cecoslovacco, e si specializzò nella copia di an-
suo compagno di disavventure, co-
tichi dipinti religiosi, che vendeva
Alla scuola tecnica aveva dimo- nosciuto in un dormitorio pubblico. ai novelli sposi davanti all’ufficio
strato scarso rendimento, ma era I due avevano fatto società: Hitler di stato civile del Comune. Il suo
uno dei migliori disegnatori della dipingeva, l’altro vendeva e poi si stile era antiquato, ma doveva di-
classe. La sua abilità nel campo del dividevano il guadagno. Quando pingere per vivere, adattandosi
disegno architettonico fu riconosciu- ebbero una discussione sulla spar- alle richieste del pubblico.
ta anche dai professori dell’Accade- tizione dei soldi, anche Hanisch si La cosa forse più sorprendente ☛
Monaco, 1937: Hitler e Goebbels visitano la mostra “Arte degenerata”,
che esponeva opere dei più noti (e deplorati) artisti del Novecento.
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