Page 60 - Storia della Russia
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schiavi e alcune forme di schiavitù per debiti o per contratto erano comuni; vendersi come
schiavo era un modo per trovare mantenimento e protezione. Le nuove dure forme di
dipendenza dei contadini dai loro padroni si svilupparono in base alla visione che
tradizionalmente si aveva della schiavitù. Pietro I la abolì (gli schiavi non pagano le
tasse!) unificando lo status di servo della gleba e schiavo: alla fine i contadini non avevano
più nessun diritto effettivo, potevano essere venduti e comprati, e l’unica vera differenza
con gli schiavi consisteva nell’essere ancora tassabili dallo stato e nel dover prestare
servizio militare nell’esercito.
La società che Ivan IV lasciò in eredità era stata ridotta a brandelli dal terrore, da guerre
dispendiose e disastri naturali, cui andò ad aggiungersi la fine della dinastia. I suoi
matrimoni avevano prodotto pochi eredi maschi, e nel 1581, in un accesso d’ira, Ivan colpì
e ferì a morte il suo figlio maggiore, l’unico legittimo erede. Il solo altro principe che, per
lignaggio e capacità, avrebbe potuto succedergli, Vladimir di Starica, era stato ucciso
durante il periodo dell’opričnina. Ironia della sorte, i sovrani Daniiloviči, che avevano
sostituito la successione collaterale con quella verticale, rimasero, infine, senza un erede
legittimo da far salire al trono. A Ivan IV, morto nel 1584, succedette il figlio Fëdor
Ivanovič (al potere dal 1584 al 1598), un sovrano pio e passivo più interessato ai rituali
della Chiesa che agli affari di stato: la successione era stata legittimata da uno zemskij
sobor. In pratica il governo di Fëdor fu diretto da suo cognato Boris Godunov, un boiaro
di alto lignaggio tataro e di grande abilità. L’unico altro figlio rimasto in vita, Dmitrij
Ivanovič, era solo un bambino e tecnicamente era illegittimo, perché frutto del settimo
matrimonio di Ivan, non riconosciuto dalla Chiesa. Nel 1591 Dmitrij morì in circostanze
misteriose per una ferita d’arma da taglio. Nel 1598, con la morte di Fëdor, senza figli e
intestato, la dinastia rjurikide si estinse.
5. La storiografia cortigiana fa risalire questo soprannome alla borsa piena di denaro che Ivan avrebbe portato sempre
con sé per fare l’elemosina. (NdT)