Page 32 - Storia della Russia
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La Rus’ degli appannaggi

        La dominazione mongola sulla Rus’, spesso definita in seguito «giogo tataro», durò per
        oltre  due  secoli  (1240-1480  circa)  e  frammentò  definitivamente  lo  stato  kieviano.  La
        crescente divisione fra i principati, soprattutto tra nordest e sudovest, esistente già prima
        della  conquista,  si  accentuò,  e  i  singoli  rami  della  dinastia,  davanti  all’impatto  con  i
        mongoli, si divisero ulteriormente in appannaggi sempre più piccoli. Nel corso degli anni,
        alcuni territori sudoccidentali dello stato kieviano passarono sotto altri domini: nel 1349 la

        Polonia acquisì gran parte del principato della Galizia, mentre la Lituania prese Polock, la
        stessa  Kiev  e  altre  zone  del  sud.  Fu  minacciata  anche  l’unità  della  Chiesa  ortodossa:  i
        nuovi  sovrani  polacchi  e  lituani,  che  presto  si  sarebbero  convertiti  al  cattolicesimo,
        avevano  interesse  ad  accentuare  il  loro  controllo  sulla  Chiesa.  Nel  1299  il  metropolita
        della Rus’, capo della Chiesa in tutte le terre del regno, spostò la sua sede, in via non
        ufficiale, da Kiev a Vladimir, e nel secolo successivo avvennero numerosi tentativi per
        istituire  metropoli  indipendenti  nei  territori  ortodossi  divenuti  polacchi  e  lituani.  La
        dichiarazione  di  autocefalia  moscovita  del  1448  (vedi  sotto)  provocò  divisioni  tra  gli
        ortodossi del sud; nel 1596 molti di loro accettarono l’Unione di Brest, da cui nacque la
        Chiesa cattolica greca ucraina (nota anche come uniate), che riconosceva la supremazia
        del  papa  di  Roma,  ma  manteneva,  come  altre  Chiese  cattoliche  orientali,  la  propria
        liturgia.  La  Chiesa  cattolica  greca  ucraina  ha  continuato  a  esistere  nel  tempo  in  un
        territorio  diviso  fra  diverse  potenze  (Austria,  Polonia,  Russia  moscovita  e  imperiale  e
        Unione sovietica), che l’hanno appoggiata o perseguitata a seconda dei propri interessi.

           Dalla frammentazione dei territori della Rus’ di Kiev si è originata una frattura, e la
        continuità  della  storia  russa  è  divenuta  materia  di  controversia.  Dal  punto  di  vista

        moscovita  e  russo  c’è  un’evidente  continuità,  rappresentata  dal  potere  dei  rjurikidi  e
        dall’integrità della Chiesa ortodossa russa: la casa regnante sopravvisse sotto i mongoli e,
        al loro tramonto, i principi rjurikidi di Mosca, con l’aiuto dei metropoliti, «riunirono le
        terre  della  Rus’»  nello  stato  russo  moscovita  che  considerava  Rjurik  il  suo  fondatore.
        Questa  interpretazione  storica  dominò  sia  in  epoca  imperiale  sia  durante  l’Unione
        Sovietica.  Gli  storici  sovietici,  ad  esempio,  hanno  scritto  di  una  successiva
        «riunificazione» di Kiev e Russia con il 1667, anno in cui la città fu ceduta dalla Polonia-
        Lituania  alla  fine  della  Guerra  dei  tredici  anni  (1654-1667).  Ma  la  storiografia  della
        Grande  Russia  ha  proposto  anche  versioni  alternative.  Dal  punto  di  vista  territoriale  lo
        stato moscovita non ha mai coinciso esattamente con la Rus’ e l’annessione di Kiev nel
        XVII secolo fu il risultato dell’incorporazione nell’impero moscovita dell’Ucraina degli
        Hetman,   territorio  dei  cosacchi  semindipendenti.  Nel  XIX  secolo,  con  l’emergere  del
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        nazionalismo nell’impero russo, il primo gruppo nazionalista ucraino si diede il nome di
        Società  di  Cirillo  e  Metodio,  richiamandosi  agli  «apostoli  degli  slavi»,  cui  la  cultura
        cristiana di Kiev era legata. Inoltre, la Chiesa cattolica greca conta ancora molti fedeli: nel
        1988  l’anniversario  dei  mille  anni  dalla  conversione  è  stato  motivo  di  rivalità  tra  chi

        considerava  questa  festa  russa  e  chi  ucraina,  e  la  seconda  ipotesi  ha  visto  una  sua
        giustificazione nel 1991 con la nascita (o rinascita) di un’Ucraina indipendente.

           Importante fu anche il ruolo della Lituania e della Polonia come successori della Rus’.
        La Lituania, direttamente confinante a ovest con la Rus’, si salvò dall’invasione mongola e
        resistette agli attacchi degli svedesi e dei cavalieri teutonici della Livonia. Nel XV secolo
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