Page 18 - Storia della Russia
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La Rus’ di Kiev

        Le origini della Rus’

        La nascita della Rus’ di Kiev è rimasto un evento oscuro. Si sa che nel IX secolo le tribù
        slave della regione erano capeggiate dai membri di una popolazione chiamata rhos o rus’,
        ma l’origine e l’identità di questi rus’ e il processo storico per cui divennero i capi di una
        nuova  struttura  politica  centrata  su  Novgorod  e  Kiev  non  sono  chiari.  La  cosiddetta

        «questione normanna» è stata discussa e contestata fin dai suoi esordi nel XVIII secolo, e
        fa riferimento a un passaggio della Cronaca degli anni passati o Cronaca di Nestore, la
        maggiore fonte autoctona per la storia della Russia antica. Scritta in diverse fasi tra l’XI e
        il  XII  secolo  da  monaci  di  Kiev  per  glorificare  la  dinastia  regnante,  la  Cronaca  è  un
        documento complesso e di difficile interpretazione, ma inestimabile poiché si occupa di un
        periodo su cui esistono soltanto poche fonti. Negli anni 859-862 il Cronista annota che le
        locali tribù slave e finniche, che in precedenza si erano opposte alle richieste di tributi da
        parte  dei  rus’,  essendo  ormai  giunte  ai  ferri  corti  tra  loro,  decisero  di  assoggettarsi
        volontariamente a quegli stranieri purché facessero da giudici e sovrani:


                 859. Anno 6367. Levarono tributo i Varjaghi d’oltre mare sui Čudi e sugli Slavi, sui Meri e sui Vesi e sui
              Kriviči. Mentre i Chazari lo riscotevano dai Poliani, e dai Severiani, e dai Vjatiči riscotevano monete d’argento e
              pelle di scoiattolo per ogni focolare. […]
                 862. Anno 6370. Scacciarono i Varjaghi al di là del mare, e non pagarono loro il tributo, e cominciarono da sé
              a governarsi, e non vi era tra loro giustizia […] e cominciarono a combattersi essi fra loro stessi. E si dissero:
              «Cerchiamo  un  principe,  il  quale  ci  governi  e  giudichi  secondo  giustizia».  E  andarono  al  di  là  del  mare  dai
              Varjaghi,  dai  Russi.  Giacché  questi  Varjaghi  si  chiamavano  Russi,  così  come  altri  si  chiamano  Svedesi,  altri
              Normanni, Angli, Goti, così anche questi. Dissero ai Russi i Čudi, gli Slavi, i Kriviči e i Vesi: «La terra nostra è
              grande e fertile, ma ordine in essa non v’è. Venite a governarci e comandarci!». E si riunirono tre fratelli con la
              loro gente, e presero seco tutti i Russi; e giunsero [ivi].   1
           Questo racconto, paragonabile alla storia della nascita di Roma a opera di Romolo e
        Remo o alla leggenda di Hengist e Horsa della Cronaca anglosassone, è un classico mito
        di  fondazione.  Altre  fonti  e  alcuni  reperti  archeologici  dimostrano,  in  ogni  caso,  che  i
        guerrieri  e  i  mercanti  chiamati  rhos  o  rus’  si  erano  a  quell’epoca  stabiliti  nell’Europa
        nordoccidentale; si è tentato inoltre di identificare il personaggio reale da cui sarebbe nata
        la  figura  leggendaria  del  capo  Rjurik,  dando  il  nome  alla  dinastia  russa  kieviana  e

        moscovita. I rus’ erano di origine scandinava e giunsero nella regione per commerciare e
        razziare, attratti in particolar modo dall’argento proveniente dai mercati del mondo arabo.
        Dall’VIII secolo in poi i norreni scandinavi cominciarono una fase di espansione che li
        portò per il mondo sulle loro lunghe navi per traffici, razzie ed esplorazioni. Nell’arco di
        circa due secoli raggiunsero e colonizzarono il Nordamerica, l’Islanda e la Groenlandia, le
        isole  britanniche,  la  Spagna,  la  Sicilia  e  l’Armenia;  vichinghe  erano  anche  le  «guardie
        varjaghe»  degli  imperatori  bizantini  di  Costantinopoli.  I  «varjaghi»  si  spinsero  a  est  in
        cerca delle merci asiatiche che trovavano nei mercati dei bulgari del Volga e del khanato
        dei chazari. Sono rimaste loro tracce anche nei paesi slavi: a quanto risulta, durante il IX
        secolo  questi  mercanti  armati  strinsero  con  le  popolazioni  slave  e  finniche  contatti  più
        stabili e in cambio di tributi offrirono protezione dagli attacchi dei nomadi e dalle razzie di
        varjaghi  rivali,  diventando  successivamente  principi  e  governando  con  il  loro  seguito
        (družina) su quelle società tribali. Da principio i nuovi venuti fondarono i loro capisaldi

        nel nord. Rjurikovo Gorodišče (la città di Rjurik), un importante insediamento sul fiume
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