Page 206 - Profili di Storia
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                                                                                                 Unità 8
                                                                                         Le guerre persiane
                                                                                     e l’imperialismo ateniese



















                                                                                               π Vogatori sulla fiancata di una trireme
                                                                                               [disegno ricostruttivo di A. Baldanzi]

                        π Trireme ateniese
                        [disegno ricostruttivo di A. Baldanzi]
                        La flotta ateniese era costituita soprattutto da triremi, o trieri, secondo la dicitura
                        greca. Questo tipo di imbarcazione utilizzava come propulsione, oltre alla vela, tre
                        file di rematori disposti sulle due fiancate dello scafo. Vi era un solo albero e la
                        vela era rettangolare.
                        Quasi 200 rematori garantivano un’elevata velocità, mentre la possibilità di
                        smontare l’albero e le vele permetteva di manovrare meglio l’imbarcazione in caso
                        di battaglie. Inoltre, nella parte inferiore della prua si trovava il rostro: uno sperone
                        appuntito che serviva a sfondare le fiancate delle navi nemiche, destinate così ad
                        affondare.

                                                                                       √π Rimessa per le imbarcazioni
                                                                                       [disegni ricostruttivi di P. Connolly]
                                                                                       L’area del Pireo era divisa in tre porti: il porto di Munichia, quello
                                                                                       di Kantharos (destinato al traffico mercantile) e il porto di Zea (il
                                                                                       principale porto militare). In tutti e tre questi porti sono stati
                                                                                       rinvenuti resti di rimesse (come queste riprodotte nel disegno)
                                                                                       destinate a ospitare le triremi della flotta greca. Le imbarcazioni
                                                                                       non venivano sempre ormeggiate a un molo, ma tirate a secco e
                                                                                       tenute al riparo dalle intemperie sotto lunghe tettoie.


                        Queste due linee corrispondevano a due opposti modelli di società. La prima immagina-
                        va un’Atene dinamica e aperta ai traffici, in cui gli strati più poveri della cittadinanza, i
                        teti [®7.3], reclutati in massa nella flotta, e quindi per la prima volta immessi regolar-
                        mente nell’esercito, avrebbero avuto un maggiore potere politico. L’altra immaginava
                        un’Atene concentrata su un’economia di tipo tradizionale e guidata dai ceti medio-alti: i  GUIDAALLOSTUDIO
                        nobili che militavano nella cavalleria e gli opliti reclutati nella fanteria pesante.  1. Perché i Persiani attaccarono
                                                                                                            Atene ed Eretria?
                        La discussione intorno a questi due modelli si infiammò: prevalse infine Temistocle, che  2. Le altre poleis greche aiutarono
                        in pochi anni riuscì, a colpi di ostracismo, a far cacciare dalla polis i suoi oppositori. De-  Atene a Maratona?
                                                                                                            3. In che cosa, a Maratona, la tattica
                        cisive furono, a suo favore, due allarmanti circostanze: una grave sconfitta militare subì-  ateniese fu diversa da quella
                        ta da Atene a opera di un’antica rivale, Egina; la notizia che i Persiani stavano allestendo  persiana?
                                                                                                            4. Dai una definizione alla politica di
                        un’altra spedizione, destinata a lavare l’onta di Maratona. Tutte le energie della città fu-  Temistocle e a quella di Santippo e
                        rono quindi destinate alla costruzione della flotta, e nel giro di pochi anni Atene divenne  Aristide.
                        la prima potenza navale della Grecia.




                        3. La seconda guerra tra Greci e Persiani
                         Preparativi persiani In Persia fervevano intanto i preparativi per il nuovo assalto alla
                        Grecia. Li conduceva il Gran Re Serse (486-465 a.C.), succeduto a Dario. L’impero per-
                        siano era allora allo stadio più alto delle sue capacità organizzative e operative, e la spe-
                        dizione fu preparata con cura e con un enorme impiego di uomini e mezzi. Era ben chia-

                                                                                                                                191
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