Page 74 - Fisica per non fisici
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Figura 36. Illustrazione dell’esperimento di Fizeau per determinare la velocità della luce.
Ma adesso poniamo in rapida rotazione la ruota dentata e così la luce passa di
volta in volta attraverso un interstizio fra un dente e l’altro e va a riflettersi sullo
specchio.
Tornando indietro, è però possibile che la luce non incontri più l’altro interstizio,
come avveniva a ruota ferma: già, perché nel tempo intercorso fra andata e ritorno
del raggio luminoso, è possibile che il dente vicino all’interstizio abbia preso il suo
posto, come è rappresentato in figura 36b. Affinché ciò avvenga è necessario che la
ruota giri con una velocità opportuna. In queste condizioni, sullo schermo P non
osserviamo più la luce proiettata dal laser.
A questo punto non voglio annoiarvi con formule, ma è chiaro che abbiamo tutti gli
elementi per ricavare il valore della velocità della luce. Non sono tante le cose che
dobbiamo conoscere ed è facile elencarle: la distanza tra ruota dentata e specchio,
ovvero la distanza che la luce ha percorso tra andata e ritorno; poi occorre sapere il
diametro della ruota dentata, la distanza che c’è fra un dente e l’altro e la velocità di
rotazione per la quale non si osserva il punto luminoso proiettato dal laser. Da questi
ultimi dati è semplice ricavare quanto tempo impiega la luce per fare il percorso di
andata e ritorno e quindi, poiché già sappiamo a che distanza è posto lo specchio, la
velocità con la quale si è propagata.