Page 29 - Avarizia
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banche.” Un dato choccante. Il ricchissimo Obolo è gestito
direttamente dalla prima sezione della segreteria di Stato (retta fino
al 2013 dal cardinal Tarcisio Bertone e oggi dal successore Pietro
Parolin) che da lustri investe i denari del fondo come meglio crede.
Un paragrafo del rapporto Moneyval fa luce anche sulla reale
destinazione finale dei denari raccolti: “L’Obolo di San Pietro, che
comprende i contributi alle opere di carità del papa provenienti
dalle parrocchie, dalle fondazioni e dai singoli credenti nonché dagli
Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, ammontava
a 67.704.416 euro nel 2010. Gli esborsi erano costituiti
principalmente da spese ordinarie e straordinarie dei dicasteri e
delle istituzioni della curia romana”. In pratica i soldi dell’Obolo,
quando non sono conservati sotto il materasso o investiti sui mercati
finanziari, vengono usati per le necessità economiche dei dicasteri e
dei cardinali romani, e non in opere di carità.