Page 172 - Avarizia
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accusato dalla procura federale del Connecticut non solo di aver
fatto uso di metanfetamina, ma di essersi dato allo spaccio
incassando circa 300 mila dollari, spesi per acquistare (tra gli
addebiti c’è anche il tentato riciclaggio) un negozio di articoli per
adulti. La diocesi di Bridgeport, nel quale il presule serviva messa, lo
ha sospeso, ma non è la prima volta che la chiesa della città più
grande dello Stato è dovuta intervenire sui suoi sacerdoti: nel 2012
il reverendo Michael Moynihan fu arrestato per aver prelevato
denaro della chiesa per le sue spese personali, mentre il suo collega
Michael Jude Fay (oggi deceduto) fu condannato per aver rubato 1,3
milioni di dollari dalla chiesa di Darien. La gran parte finita su un
suo conto personale, e spesi per viaggi in limousine, vestiti sartoriali
italiani, gioielli di Cartier, hotel a cinque stelle, divani, mobili firmati
Ethan Allen e tv a schermo piatto. Non sappiamo cosa amasse
vederci.
È invece probabile che il film preferito dell’arcivescovo di Atlanta,
nello stato americano della Georgia, fosse Via col vento. Wilton
Daniel Gregory non è mai stato appassionato di cinema, ma nel
2011 capì che grazie al successo di Rossella O’Hara e Rhett Butler
avrebbe finalmente potuto costruirsi la casa dei suoi sogni.
Quell’anno infatti Joseph Mitchell, nipote ed erede di Margaret, la
scrittrice del romanzo omonimo da cui fu tratto il capolavoro di
Victor Fleming, decise di lasciare parte importante dei suoi averi
proprio alla chiesa della sua città, in tutto circa 15 milioni di dollari.
Nel testamento, da uomo probo ma previdente, Joseph aveva
imposto che il gruzzolo sarebbe dovuto essere investito solo “per
scopi religiosi e caritatevoli”.
Il prete, invece, ha fatto a modo suo. Prima ha venduto la sua
vecchia casa ad alcuni funzionari e sacerdoti della sua canonica, poi
ha deciso di trasferirsi nella villa del pio Joseph, anche questa
lasciata alla curia. Un complesso residenziale nel quartiere esclusivo
di Buckhead, il più elitario di una città piegata dalla povertà e dal
crimine. Dopo un breve sopralluogo il vescovo ha deciso che la
struttura per lui era però troppo modesta, e che necessitava di
urgente ammodernamento. Con una parte dell’eredità appena avuta
dalla sua diocesi, così prima ha demolito la vecchia casa, poi ha
costruito una magione di lusso da seicento metri quadrati: dalle
fotografie degli interni e dal progetto dell’architetto la lussuosa