Page 19 - Pigmenti
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La tecnica dell’affresco è piuttosto difficile; i colori vanno stesi rapidamente, prima che la calce
            secchi, e senza commettere errori che non si possono poi correggere. Per questo i maestri
            affrescatori usavano disegnare i soggetti su cartone, le famose sinopie, e dividere il lavoro in sezioni
            definite giornate.
            Il range di colori utilizzabili è ristretto a quelli che possono resistere all’azione caustica della calce
            viva, un composto fortemente basico. Tra quelli utilizzati in antichità, si possono citare i neri a base
            carboniosa, le ocre rosse e gialle, le terre verdi, marroni e d’ombra, il bianco di San Giovanni e lo
            smalto. Altri colori possono essere usati a secco, ma sono poco durevoli: tra di essi venivano
            utilizzati il blu oltremare, l’azzurrite, la malachite.
            Famosi artisti hanno prodotto in Italia principalmente gli affreschi più belli che si possano vedere al
            mondo, basti pensare a Giotto, Raffaello, Michelangelo (Fig.30), Ghirlandaio, Filippo Lippi, e molti
            altri.




















































            Fig. 30: Affresco soffitto della Cappella Sistina  - Anno 1512 - MICHELANGELO BUONARROTI






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