Page 91 - 101 storie di gatti
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Le cure non furono semplici e dopo una settimana fu cambiato anche il
veterinario. Il secondo la prese sotto la sua ala protettrice: la gattina sarebbe
sopravvissuta, ma essendo così bianca forse avrebbe avuto la vista o l’udito un po’
deboli e date le difficoltà iniziali sarebbe con ogni probabilità rimasta un po’ esile.
Inoltre, doveva superare l’infezione alle vie respiratorie. I primi mesi di Minù
furono terribili. Ma Silvia era felice, e in macchina, tra i miagolii della gattina che
quando veniva messa nella gabbietta sapeva cosa l’aspettava, le disse: «Minù, sono
tre mesi che stai con noi e sono stati tre mesi meravigliosi».
Non fu semplice andare avanti. Ma con il tempo la gattina si riprese benissimo e
contrariamente a tutte le fosche previsioni aveva un udito finissimo, una vista
acutissima, era vivacissima e passato il periodo iniziale godette di ottima salute.
Talmente tanto che oggi Minù ha quasi raggiunto il record dei vent’anni di vita. Non
ama viaggiare, l’unica volta che è stata portata in campagna ne ha fatte di tutti i
colori perché si sentiva perduta: così è stato deciso che la sua vita sarebbe stata
sempre in casa dove è davvero felice, andando ogni mattina sul terrazzo a fare la
punta ai piccioni o agli altri uccelli che volteggiavano. Abitudinaria al massimo,
dopo le sue performance mattutine si rifugia in un grande cesto che le è stato
collocato sotto il termosifone del salotto, dotato di un comodo cuscino e di un topo e
un orsetto di pezza: le erano stati regalati per giocare, in realtà lei ci appoggia la
testa sopra e dorme così. La notte, invece, ama girovagare: oggi, vista l’età, le sue
corse sono un po’ rallentate. Ma continuano con lo stesso entusiasmo di vent’anni fa.
E adesso che la sua mamma Silvia si è sposata ha due case, è rimasta a vivere con la
nonna ma ogni tanto va a trovare gli sposi.