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VAINO, OTTOCENTO
CHILOMETRI PER TORNARE
A CASA
Questa è una storia che colpisce. E che ci rivela altri misteri su come gli animali
possano essere dotati di memoria e fiuto ben al di là delle capacità che assegniamo
loro. È la storia di Vaino, un gatto finlandese che si era perduto e che è riuscito a
percorrere ottocento chilometri per tornare a casa.
Tutto accadde nell’estate del 2009. Il finlandese Ari Salo e sua moglie Katarina
si trovavano in vacanza nel cuore della Lapponia, vicino alla città di Rovaniemi,
famosa perché lì si crede abiti Babbo Natale. La passione della famiglia era
viaggiare in camper e così, come facevano da anni, arrivate le vacanze erano partiti
a bordo della loro casa viaggiante per la Lapponia, dove avevano affittato uno chalet
in riva al lago. Con loro, come al solito, c’era Vaino, il gatto di casa che allora
aveva dodici anni: non avendo avuto figli, i coniugi Salo avevano concentrato sul
micio tutto il loro affetto. Era, in poche parole, il re della casa: aveva perfino un suo
ritratto che gli aveva fatto un pittore dilettante.
Abituato quindi fin da piccolissimo alla vita dei suoi padroni e alle loro
abitudini, Vaino veniva anche lasciato libero di scorazzare intorno al camper. Ma un
giorno accade qualcosa di strano. Così raccontò Ari Salo:
Eravamo andati a fare un giro nei dintorni dello chalet. Dopo pranzo ci fermammo in una radura con qualche
alberello: la zona era completamente deserta, ma in Lapponia è normale, e così lasciammo Vaino libero di
sgranchirsi le gambe: abbiamo vicino Helsinki un cottage quasi completamente isolato dove passiamo i fine
settimana e il nostro gatto è dunque abituato a scorazzare dove vuole. Ma quel giorno qualcosa deve avere attirato
la sua attenzione perché a sera non aveva ancora fatto ritorno.
Da www gattopoli.it
Affranti e distrutti per la sua improvvisa scomparsa, i coniugi iniziarono a
mandar fischi e richiami ai quali, di solito, Vaino rispondeva. Ma era ormai
decisamente buio e del loro adorato gatto nessuna traccia. Ari e Katarina lo
aspettarono fino alle undici del mattino dopo, invano. Prima di partire dalla radura
lasciarono cibo e acqua. E continuarono ad aspettarlo nello chalet in riva al lago fin
quando fu possibile.
Terminata la breve vacanza decisero di tornare a casa e percorsero a ritroso gli
ottocento chilometri pensando che non avrebbero più rivisto il loro Vaino. Un
viaggio triste e sconsolato. Ma dopo più di cento giorni dalla sua scomparsa avvenne