Page 106 - 101 storie di gatti
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                             BLU E LUDMILLA IN FUGA


                             DALLA RUSSIA






          Questa è l’avventura di Blu, il gatto di Ludmilla che riuscì a scappare dalla

          Rivoluzione russa: una fuga rocambolesca attraverso tutta l’Europa, nascosto nella
          cesta dei vestiti. La sua padrona, Ludmilla, era una giovane e nobile ragazza di
          Mosca di neanche quindici anni, che aveva perso tutta la famiglia durante i
          drammatici giorni della rivoluzione bolscevica. Solo lei riuscì a salvarsi perché
          viveva nel palazzo imperiale e fuggì insieme ad alcuni membri della famiglia dello
          Zar, anch’essi sopravvissuti per miracolo a quei drammatici giorni.

              Il viaggio di Blu, pur se protetto e riscaldato dai vestiti della sua padroncina, fu
          lungo e drammatico. Ludmilla divideva il suo povero pasto, per lo più composto di
          pane, cipolle e carne secca, con il suo gattino: prima lo masticava e poi glielo
          metteva in bocca. Solo ogni tanto riuscivano a trovare un goccio di latte e, raramente,
          grazie agli uomini che guidavano la carovana, potevano dividersi qualche uovo o del
          formaggio fresco. Ludmilla e Blu si rincuoravano a vicenda: la giovane aveva ancora

          davanti agli occhi il massacro della sua famiglia. Ora le era rimasto solo Blu, che
          teneva stretto al petto per paura di perdere anche quel suo unico amore, un
          sopravvissuto come lei.
              Attraversarono in treno tutti i posti di blocco: la Polonia, la Germania dell’Est,
          l’Austria e la Svizzera. Ad entrambi mancava tutto. Un letto dove dormire, un bagno
          per lavarsi, un luogo dove appartarsi per cercare di riconquistare un po’ di serenità.
          Erano lei, Blu e la cesta dei vestiti, chiusi in uno scompartimento per giorni e giorni

          in mezzo ad altre persone che scappavano come loro.
              Dopo quasi un mese Ludmilla e Blu arrivarono a Parigi. Ma le loro difficoltà non
          erano finite. Per fortuna la ragazza conosceva diverse lingue, suonava il pianoforte e
          il violino e sapeva cantare. In questo modo riuscì a sopravvivere, esibendosi nei
          migliori teatri, a patto che nel suo camerino potesse portare sempre con sé il suo
          amato Blu. Con i suoi primi guadagni riuscì a trovare una piccola casa in cui vivere,

          proprio vicino alla Senna. Quando la sera passeggiava sul lungo fiume, raccoglieva
          tutti i piccoli randagi che trovava, così in poco tempo la sua famiglia non umana
          divenne molto numerosa, anche se Blu rimase sempre il suo amore più grande.
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