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COMUNICAZIONE NON VERBALE. Modalità con cui il partner umano mi
invia messaggi attraverso il corpo, ovvero utilizzandolo per comunicare secondo
il canale visivo, tattile, olfattivo, uditivo.
LA SITUAZIONE TIPO: lei/lui fa un lungo discorso al proprio cane e il cane lo
guarda con grande attenzione.
A COSA PENSA IL CANE: «Non capisco niente, ma che bello ascoltarti!».
Il consiglio dell’etologo
Si pensa che il modo migliore per comunicare con il cane sia con il linguaggio ver-
bale e per questo si provano lunghi discorsi che ovviamente il quattro zampe non
comprende. Il media più importante della comunicazione con il cane è sicuramente
non verbale o con il corpo. Chi non è in grado di comunicare bene con il corpo, ecce-
dendo nel verbale (verbosità) e non badando ai gesti e alle posture o presentandosi in
modo contraddittorio, sarà inevitabilmente frainteso dal proprio cane. Comunicare
bene significa sapere cosa vuol dire una particolare posizione del corpo o come impo-
stare il gesto del «seduto» per farsi capire.
I principali ambiti di comunicazione non verbale sono:
• La postura, ovvero come il corpo si propone nel suo complesso.
• I gesti, che effettuiamo soprattutto con le mani.
• Le coreografie, i movimenti globali del corpo nello spazio.
• La mimica facciale, ossia le diverse espressioni che il nostro viso può assumere.
• La prossemica, che prende in considerazione la geometria spaziale dell'approc-
cio.
• L'aptica, ovvero la comunicazione tattile nella carezza come nel contatto.
• L'olfattiva, grazie alla trasmissione di molecole emesse dalla cute.
• La paraverbale, ovvero attraverso versi, soffi, sbuffi e più in generale vocalizza-
zioni non verbali.
I primi cinque ambiti fanno riferimento al canale visivo, mentre gli ultimi tre si ri-
feriscono al tatto, all'olfatto e all'udito.
Attraverso una corretta comunicazione corporea si trasmette al cane sicurezza fa-
vorendo il proprio accreditamento, serenità promuovendo calma e autocontrollo, pre-
cisione nelle richieste e negli ingaggi.
Per quanto concerne la postura, il cane è particolarmente sensibile a rilevare:
• La naturalezza e il rilassamento del portamento rispetto alla tensione.
• L'estensione (stare ben dritti sulle spalle) e la ferma direzionalità verso gli obietti-
vi, quindi la sicurezza nel rapporto con il mondo.
• La flessibilità, ossia la capacità e la disponibilità di accucciarsi per incontrare in
modo corretto il cane.
Ricordiamoci che la postura è lo stato del corpo fermo e in movimento, ovvero es-
sere rigidi o rilassati, dritti o incurvati, diretti (tutto il corpo è rivolto verso l'obiettivo)