Page 6 - 500 ricette con i legumi. Ceci, fagioli, lenticchie, fave e soia
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dove le prime coltivazione risalgono al Neolitico.
                 Largamente  usati  da  Greci  e  Romani  e,  in  seguito,

                particolarmente apprezzati in Francia, alla corte del Re Sole.
                 Sono  ricchi  di  vitamine  e  sali  minerali  (ferro,  calcio)  e  si

                combinano  in  modo  ottimale  con  i  cereali  garantendo  un
                notevole apporto di elementi nutritivi.
                 Tra  le  varietà,  oggi  in  commercio,  si  distinguono  due  classi

                principali: piselli da sgranare, dei quali si mangia solo il seme
                allo  stato  fresco  o  secco,  e  piselli  mangiatutto  o  taccole,  dei

                quali  si  consuma  l'intero  baccello  quando  il  seme  è  appena
                formato. Quelli sgranati, il cui baccello rappresenta uno scarto
                di circa il 50 per cento del peso, vengono suddivisi, a seconda

                della grossezza, in: finissimi, fini, medi e grossi.
                 I piselli novelli, la cui freschezza è rivelata dal baccello verde

                brillante, vengono usati per la preparazione di contorni al burro
                o saltati  in  padella  con  prosciutto  o  pancetta,  pastasciutte  o

                secondi  di  carne  e  pesce.  Quelli  essiccati,  dopo  l'ammollo  in
                acqua fredda per 12 ore, si prestano alla realizzazione di zuppe e

                minestre.


                 I fagioli, le varietà più tradizionali, bianchi di Spagna e borlotti

                sono  giunte  in  Europa  dall'America,  insieme  al  mais  e  alle
                patate.  Nel  Mediterraneo  tuttavia  era  già  diffuso  il  fagiolo

                dall'occhio  ,  più  piccolo  del  cugino  americano  e  con  una
                macchia  scura  nel  punto  di  attaccatura  al  baccello.  Dall'estate

                fino  alle  prime  settimane  dell'autunno  si  possono  consumare
                freschi;  finita  la  stagione,  essiccati  conservano  intatte  le  loro

                caratteristiche  organolettiche,  mentre  il  valore  nutritivo  si
                concentra e aumenta.
                 Se  si  consumano  freschi,  dopo  averli  sgranati  vanno  cotti  a

                seconda  della  varietà  dai  40  ai  90  minuti;  per  quelli  secchi
                l'ammollo in acqua fredda, prima di cuocerli deve essere di 12

                ore,  operazione  indispensabile  per  ammorbidire  la  buccia.  Per
                renderli  più  digeribili,  invece,  è  consigliabile  lessarli  per  una

                ventina di minuti, in acqua fredda; quindi, rinnovare l'acqua di



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