Page 10 - Il mostro in tavola
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numeri enormi: secondo i dati ISTAT nel 2009, si parla di una popolazione grande quanto
Roma, ben 2.772.752 appartenenti al mondo del lavoro sommerso, con un’incidenza pari
al 17% del PIL. L’impiego in agricoltura degli immigrati extracomunitari, diventati i nuovi
schiavi, dagli anni ’80 al 2007 è aumentato vertiginosamente del 700%, per un totale di
172.000 persone invisibili che raccolgono i prodotti che arrivano sulle nostre tavole. Per il
54% dispongono di permesso di soggiorno e per il 42% sono in ambito di protezione,
richiedenti asilo politico. Il rapporto Eurispes-Coldiretti evidenzia un volume d’affari
complessivo dell’agromafia di ben 12,5 miliardi di euro. Nel mondo il falso made in Italy
supera i 60 miliardi di euro l’anno, con essi si calcola che vengono persi ben 300.000 posti
di lavoro. La contraffazione negli ultimi 10 anni è cresciuta del 128%.
Si aggiungono ai crimini alimentari le criticità di un sistema con gravi disfunzioni,
come lo spreco, il consumo e l’inquinamento. Oggi produciamo troppo, consumiamo
molto e sprechiamo oltre misura. Con il consumo di cibo consumiamo risorse. Secondo la
FAO si butta via un terzo del cibo prodotto in tutto il mondo. Secondo le ricerche
dell’Osservatorio sugli sprechi di Last Minute Market consumiamo oltre il 3%
dell’energia solo per lo spreco alimentare, producendo ben 3 milioni di tonnellate di
emissioni di carbonio. In totale tutto il sistema alimentare ha un impatto del 27% delle
emissioni di gas climalteranti. In Italia, secondo la DG Ambiente della Commissione
europea, viene utilizzato il 60% dell’acqua totale disponibile solo per coltivare il cibo di
cui ci nutriamo.
Alimentarsi nel modo giusto è una scelta che oggi più che mai può innescare un
cambiamento di cui noi possiamo essere gli attori principali.