Page 84 - Raccolta amplissima di canti popolari
P. 84

XII. CANTI DI ALTRI POPOLI E NOSTRI, LORO INDOLE, ECC.    81
    cesse airilalia il suo Beranger nella persona  rativi come qttei di Corsica e di Grecia. A
    di P. Paolo Parzanese, il quale vince colni  differenza dei toscani, i nostri non han mai
    per moralilà, e I'uguaglia per brio, ingenua  ritornello, invece sonó spesso assonanti le
    graia e colore. Ecco il modello perfetto di  due rime di cui si compongono; in entram-
    questa maniera di poesia: quel suo volume  b¡ sonó parole inintelligibili , e ricordanze
    uoe puö leggersi senza esserne commnssi  di fatli perduti nella memoria degli avoli;
    (¡niche volta, fino alle lagrime , senza in-  in entrambi si allude a nozioni mitologiche,
    »ibûrarsi délie virlù dell' autore , che sa  ma ineno ne'siciliani; in entrambi sonova-
    cosi bene diffondere e fare amare dal po  riazioni di único tema, come di melodia
    pólo, ed è uno degli eleltissimi, i qnali in  umversalmente gradita.
    qaesto secólo azzimato, ciarliero e venderec-  In questa novella ristampa aggiungo i
    cío, occtipano gli alti culinini del Parnaso  Canti politir.i, che prima d' ora mi era vie-
    Gizionale. lo confesso con Giannina Milli  tato evulgare . principalmente delle ultime
    ehe quei tre P. P. P. iniziali, mi fanno inor-  nostre rivoluzioni. Con mió sommo conten
    wglir« e tremare. Dei Parzanesi non ne ha  to lio visto volgersi a questa ricerca pre-
    due l'lulia!                       slanti uornini ardenti di amor di patria.
     I canti , che I' ispirata Beatrice di Pian  Due pazienlie amorevoli raccoglitori di can
    degli Ontáni improvvisava e recitava in  ti popolan siciliaui sono surti oramai a
    Catigliano al Tommaseo; quelli adunaü dal  continuare la messe inesausta da me ini-
    Giannini lungo il corso dell' Arno, da Fau-  ziata sin dallo mia prima giovanezza , e
    nel nelle isole greche e sulle balzs della  quant' altri vorranno seguirli lo potranno
    Tessaglia; da' íratelli Viale in Corsica ; da  con pari fortuna , e nuovi canestri di fiori
    Slüfanovich in Dalmazia, sono i veri canti  di ogui maniera potranno offrire alla pa
    del popólo e pel popólo. Essi dividonsi in  tria. Sono essi Salvatore Salomone Marino
    ire specie, cioé, militari, storicí ed erotici;  e G. Pilrè, i quali ci han dato moite cen-
    t di tutte e Ire ne possediamo esempio in  tinaia di canzoni, le quali ancorchè non
    Sicilia, e forse ne sará dato produrlu nel-  tulte ¡meramente nuove ed inédite , accre-
    U presente Racclla. II maggior numero dei  scono la ricchezza del nostro Parnaso. Né
    tiostri sonó erotici, sacri e narrativi; i pri-  a tanto si arrestarono quei generosi. Men-
    iiii han molla somiglianza со' toscani, i ler-  tre il Pitre ne dava il suo Studio su'Canti
    zi eo'corsi e coi greci, e dei secondi ne  popolari sicitiani , il Salomone pubblicava
    trovo puchi o niuno in quelli pubblicati  la leggenda storica dell' amore e morte di
    da'sudetti autori. La sostanziale differenza  Caterina la Grua, della quale io avea stam-
    Ira que' canti ed i nostri , sta nell' indole  pato solo 72 versi. Né qui fermandosi, con-
    diversa dei popoli; i nostri abbondano piii  limiano ad arricchirci delle loro medila-
    di metafore e similitudini e di immagmi  zioni critiche nelle quali si esarainano , e
    ispirate ; i toscani sonó piil mili e dolci ;  più ex professe dal Pitre , la natura e le
    ne' nostri spesso prorompono fiere e indo  proprietà de'nostri canti, preceduti dall' ap-
    mite l' ira e la minaccia, lo sdegno, l'odio  posito Discorso del Cocchiara. Mi è caro
    il disprezzo; in quelli , anche nel bollore  far qui ricordo dello studio sulla nostra
    della passione , sonó tomperati gli affetti ;  poesia popolare pubblicato nel 1869 dal
    b gelosia ne" nostri è vendicaliva e furen  Conte di Puymaigre , che non ho avuto il
    te, in quelli calma e gentile. Inoltre i can  bene di aver sott occhio, ma devo ritenere
    ti sacri e mnrinareschi mancano in tutte  merilevole di elogio, se l'ha ottenuto dal
    le altre raccolle , e non so come , perché  Salomone e dal Pitre coscenziosi e indipen-
    mare han gli altri paesi, e più la Corsica,  denti giudici.
    come abbiam noi; e certo come in Sicilia,  Mi resta a dire delle note da me appo-
    furono li badie , ronventi , monasteri , re  sle, e dell' ortografía adottata nell' opera, e
    clusorio, case di tutte generazioni di sacer-  sarö breve. Le note sono le più sobrie ,
    doti regolari; e come fra noi non v' è tu  che ho saputo; ho notato non raro qual-
    gurio che tapezzato non sia d' immagini di  che vocabolo tralasciato dai nostri lessico-
    simi , né casa ove non suonino a sera le  grafi, ma ve ne hanno mille e mille altri,
     laudi della Vergine, parimenti cola serbansi  che non registro. Solo ho voluto avvertir-
     i costumi medesimi (1). I" di questo ge  li che simili opere non si possono com-
     nere ho scelto pochi esempii , perché non  piere lodevolmente senza il soccorso di
     rado mancano di poética luce. Finalmente  tutti i dotti dell' isola, e senza prima spo-
     bo raceolto le Storie, cioé , poemetti nar-  gliare i vocabolarii preesistenii , e tutti i

      (0 П Tommaseo  dice eiprenimcnle per i to-  nano a »toria, taluue a mitología, poche a religio-
     •eaai : Delle (cajuoui) intese da me poche accen-  ne p. to.
        Vigo, Opere — Canti Popolari siciliani —Voi. h.                         У
   79   80   81   82   83   84   85   86   87   88   89