Page 37 - Poemi del Risorgimento
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anche s'è morto l'albero onde nacque,
il seme è buono; ed uno gittò via
il pane, ed altri lo trovò su l'acque.» -
II
Gli esuli intorno singultian pian piano.
- Male ei gittò, ciò ch'è di Dio, la vita?
Fu, come il bimbo ch'ha il suo pane in mano:
il pane e il pomo che sua madre, uscita,
diede al fanciullo che mangiasse intanto:
ed altri l'urta e fa ch'apra le dita.
O no, ma disse: «Eccomi afflitto, affranto!
Per non peccare contro i miei fratelli,
contro te pecco, che perdoni, o Santo!»
Ora il suo sangue grida ne' lavelli
là della Torre. Un grido che si vede.
O re, più brilla, quanto più cancelli!
Vendetta! Ogni uomo è diventato erede,
Iacopo, tuo. L'Italia oggi t'adora,
martire primo d'una nuova fede.
Furon le dita rosee d'un'aurora,
con che scrivesti nella cella nera!
La nuova Italia cominciò d'allora.
E cominciò d'allora la nuova Èra
che rivedrà nell'avvenir profondo,
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