Page 70 - Primi poemetti
P. 70

Ma non lontana è l’umile casetta

                         con gli occhi aperti delle sue finestre,
                         che veglia il dì, che a sera poi li aspetta.




                         Essi appartati dalle vie maestre,
                         piccoli e grandi stanno insieme al sole,

                         empiendo di fruscìo l’angolo alpestre.




                         Stridono appena, là con loro, sole
                         le foglie secche, e v’è col bianco odore

                         della tela l’odor delle viole.



                         Ma s’imbevono d’acqua, ora, per ore,

                         tiepida prima, e quindi a poco a poco

                         più calda, e quindi tolta via col fiore



                         nel paiolo che brontola sul fuoco.




                                                           II



                         Li coglierete quando il sole sfiora

                         i monti aguzzi, voi, Rosa e Viola,

                         e vostra madre. È dolce assai quell’ora.



                         Mamma coglie, con qualche sua parola,

                         i suoi mazzetti, e voi sul greppo liete

                         stirate le schioccanti ampie lenzuola.



                         Ripasserete il tutto e riporrete,

                         troppo per l’ago e poco pel bisogno,

                         dentro il comune canteral d’abete;



                         dove poi dorme, e sempre vede in sogno

                         la soave domenica, piegato
                         in odore di spigo e di cotogno.



                                                           62
   65   66   67   68   69   70   71   72   73   74   75