Page 75 - Odi e Inni
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Guarda: fu ieri: una canna
                         nuotava sul mare profondo:

                         oggi si cullano in panna
                         le navi su l’orlo d’un mondo.

                         Sorgi, Colombo: l’aurora
                         nel grande vestibolo indora
                         la Santa Maria.



                         Scendi, o venuto col sole,

                         recando le sacre parole;
                         lascia la tolda cui lungo la via
                         brillarono incognite stelle;

                         vieni... – Oh! non è la tua Santa Maria!
                         non sono le tre caravelle!...






                                                            II


                         TERRA!... Fu lunga la notte,

                         la notte fu scura e divina;
                         quando, tirate le scotte,
                         cantarono salve regina

                         gli esuli figli dell’Eva,
                         cui tutto all’intorno diceva:

                         Domani! Domani!


                         Sotto le stelle, già rare,

                         fissavi la tenebra, o Loco!
                         Su l’anelare del mare

                         vedevi tu il guizzo d’un fuoco...
                         Era il tuo mondo che pace
                         chiedeva agitando una face

                         con l’onde, sue mani.



                         Ora, non anche s’è stinta
                         la tenebra, e di su la Pinta
                         s’alza la voce... I due generi umani

                         s’incontrano sotto le stelle...
                         terra... – Oh! non è, non è più Guanahani!

                                          non sono le tre caravelle!


                                                                                                               73
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