Page 68 - Odi e Inni
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nostro! Egli dorme in un’isola,
immemore di cavalcate:
dorme, ed intorno la stridula estate
riempie i lentischi.
Dorme. Ma come, o guerrieri,
come l’udiste la voce
sua, così dolce e feroce,
gridare: «Qui, figli, si muore»?
Fratti, qual vita viveva il tuo cuore
cui oggi fu l’ieri?
Fratti, se morti non erano i morti
per l’alto tuo cuore,
anche tu vivi. Non muoiono i forti
già, come si muore.
Altri si piega e distende,
ma in piedi altri resta e dimora,
come una statua che accende
nel bronzo perenne l’aurora.
PACE!
I
Fratelli, venite, v’imploro,
venite nel funebre chiuso.
L’udite d’un rauco lavoro
l’anelito vasto e confuso?...
Becchini che scavano... È rossa
la luce di fiaccole ch’erra
nell’ombra; e ben grande è la fossa
che s’apre annerando sotterra;
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