Page 89 - Nuovi poemetti
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perché tu segui a mano a mano il sole.
                                            Viene l'inverno, e tu godi il fruttato,
                                            frangi le ulive e affumi quel secondo
                                            orto ch'è il porco che mangiò la ghianda.
                                            La notte, vegli, appunti faci, o tessi
                                            valletti e cesti; e la tua moglie canta,
                                            tra l'alternar dei pettini e dei licci.
                                            Oppure schiuma, più vicina, al fuoco,
                                            con una foglia l'onde che traboccano,
                                            entro il paiuolo tremulo, del mosto.
                                            O notti! O vita dolce assai, ch'ha sempre
                                            amor la notte, come sole il dì!


                                                            XVI

                                            E perché migri? e perché fuggi? Grande
                                            assai non t'è questo tuo verde campo?
                                            Non ha la siepe, che lo fa più grande
                                            perché più tuo? Mugliano i bovi, i galli
                                            cantano, l'api ronzano. Qui tutto
                                            avrei passato, io, senza gloria, il tempo!
                                            Qui, la giustizia, che tornava al cielo,
                                            sostò, lasciando una parola in terra:
                                            - Non l'uno il troppo ed abbia l'altro il poco!
                                            Pace abbia il cuor dell'uomo e non lo muova
                                            il ricco all'astio ed il mendico al pianto! -
                                            Va coi vicini, poi ch'è festa, e steso
                                            con lor su l'erba, e col cratere in mezzo,
                                            bevi giocondo... Vissero nei campi
                                            i forti antichi popoli; l'aratro
                                            il solco eterno disegnò di Roma;
                                            l'ITALIA detta dai giovenchi, è qui».

                                                           XVII


                                                       - I am Italian
                                                       I am hungry... -


                                                                      All'ombra
                                            VIRGILIO siede, non a lui veduto;
                                            ed in quel core egli ode la querela
                                            del fuggitivo suo pastore antico.
                                            «Non anche dunque al lor levante primo
                                            vennero gli astri e ricominciò l'anno
                                            dell'Universo? E non ne diede il segno
                                            a cieli e terre un fievole vagito?
                                            Non ritornò la Vergine? Non prese
                                            dunque a regnare, luce e vita, il Sole?»
                                            VIRGILIO pensa che il vicin suo gramo
                                            fugge dai campi, oh! non a lui, no, dolci,
                                            ch'egli ha solcato con servile aratro



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