Page 187 - Myricae
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Giovanni Pascoli - Myricae

                                                           I
                                                    FIOR D’ACANTO


                                        a Egisto Cecchi

                                        Fiore di carta rigida, dentato
                                        petali di fini aghi, che snello
                                        sorgi dal cespo, come un serpe alato
                                                    da un capitello;

                                        fiore che ringhi dai diritti scapi      5
                                        con bocche tue di piccoli ippogrifi;
                                        fior del Poeta! industrïa te d’api
                                                    schifa, e tu schifi.

                                        L’ape te sdegna, piccola e regale;
                                        ma spesso io vidi l’ape legnaiola      10
                                        celare il corpo che riluce, quale
                                                    nera viola,
                                        dentro il tuo duro calice, e rapirti
                                        non so che buono, che da te pur viene
                                        come le viti di tra i sassi e i mirti  15
                                                    di tra l’arene.

                                        Lo sa la figlia del pastor, che vuoto
                                        un legno fende e lieta pasce quanto
                                        miele le giova: il tuo nettare ignoto,
                                                    fiore d’acanto.            20











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