Page 189 - Myricae
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Giovanni Pascoli - Myricae

                                                          III
                                                      NEL PARCO


                                        a Mario Racah

                                        Certo il signore, e la chiomata moglie,
                                        partì pe’ campi, ché già il tordo zirla:
                                        muto, tra un’ampia musica di foglie
                                                    (dolce sentirla

                                        d’autunno, a tarda notte, se il libeccio  5
                                        soffia con lunghi fremiti sonori),
                                        muto è il palazzo. S’ode un cicaleccio
                                                    di tra gli allori ;

                                        un cicaleccio donde acuti appelli
                                        s’alzano come strilli di piviere:      10
                                        il gatto è fuori: ruzzano i monelli
                                                    del giardiniere.
                                        Torvo, aggrondato, il candido palazzo
                                        formicolare a’ piedi suoi li mira;
                                        e sì n’echeggia un cupo, a quel rombazzo,  15
                                                    battito d’ira;

                                        ma non s’adira il giovinetto alloro,
                                        il leccio, il pioppo tremulo ed il lento
                                        salice: a prova corrono con loro;
                                                    cantano al vento.          20











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