Page 182 - Myricae
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Giovanni Pascoli - Myricae

                                                             I
                                                        LA SIRENA


                                          La sera, fra il sussurrìo lento
                                          dell’acqua che succhia la rena,
                                          dal mare nebbioso un lamento
                                          si leva: il tuo canto, o Sirena.

                                          E sembra che salga, che salga,          5
                                          poi rompa in un gemito grave.
                                          E l’onda sospira tra l’alga,
                                          e passa una larva di nave:

                                          un’ombra di nave che sfuma
                                          nel grigio, ove muore quel grido;      10
                                          che porta con sé, nella bruma,
                                          dei cuori che tornano al lido:

                                          al lido che fugge, che scese
                                          già nella caligine, via;
                                          che porta via tutto, le chiese         15
                                          che suonano l’avemaria,
                                          le case che su per la balza
                                          nel grigio traspaiono appena,
                                          e l’ombra del fumo che s’alza
                                          tra forse il brusìo della cena.        20













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