Page 451 - Oriana Fallaci - Le radici dell'odio. La mia verità sull'Islam
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Si svolgono in ogni paese nel quale un glio di Allah o un traditore
nostrano voglia zittirmi e imbavagliarmi nel modo descritto da
Tocqueville, quei processi. A Parigi, cioè in Francia, ad esempio. La
France Eternelle, la Patrie du Laïcisme, la Bonne Mère du Liberté-Egalité-
Fraternité, dove per vilipendio dell’Islam soltanto la mia amica Brigitte
Bardot ha so erto più travagli di quanti ne abbia so erti e ne so ra io.
La France Libérale, Progressiste, dove tre anni fa gli ebrei francesi della
LICRA (associazione ebrea di Sinistra che ama manifestare alzando
fotogra e di Ariel Sharon con la svastica sulla fronte) si unì ai
mussulmani francesi del MRAP (associazione islamica di Sinistra che ama
manifestare levando cartelli di Bush con la svastica sugli occhi). E dove
insieme chiesero al Codice Penale di chiudermi in galera, con scare La
Rage et l’Orgueil o venderla con il seguente ammonimento sulla copertina:
«Attenzione! Questo libro può costituire un pericolo per la vostra salute
mentale».
(Insieme volevano anche intascare un grosso risarcimento danni,
naturalmente.)
Oppure a Berna, in Svizzera. Die wunderschöne Schweitz, la
meravigliosa Svizzera di Guglielmo Tell, dove il Ministro della Giustizia
osò chiedere al mio Ministro della Giustizia di estradarmi in manette. O a
Bergamo, Nord Italia, dove il prossimo processo avverrà il prossimo
giugno grazie a un giudice che sembra ansioso di condannarmi a qualche
anno di prigione: la pena che per vilipendio dell’Islam viene impartita nel
mio paese. Un paese dove senza alcuna conseguenza legale qualsiasi
mussulmano può staccare il croci sso dai muri di un’aula scolastica o di
un ospedale, gettarlo nella spazzatura, dire che il croci sso «ritrae-un-
cadaverino-nudo-inventato- per-spaventare-i-bambini-mussulmani». E
sapete chi ha promosso il processo di Bergamo? Uno dei mai processati
quindi mai condannati specialisti nel buttare via i croci ssi. L’autore di un
sudicio libretto che per molto tempo ha venduto nelle moschee, nei Centri
Islamici, nelle librerie sinistrorse d’Italia.
Quanto alle minacce contro la mia vita cioè all’irresistibile desiderio che
i gli di Allah hanno di tagliarmi la gola o farmi saltare in aria o almeno
liquidarmi con un colpo di pistola nella nuca, mi limiterò a dire che
specialmente quando sono in Italia devo essere protetta ventiquattro ore
su ventiquattro dai Carabinieri. La nostra polizia militare. E, sia pure a
n di bene, questa è una durissima limitazione alla mia libertà personale.
Quanto agli insulti, agli anatemi, agli abusi con cui i media europei mi