Page 415 - Oriana Fallaci - Le radici dell'odio. La mia verità sull'Islam
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Noi cannibali e i figli di Medea
No, non mi piace questo referendum al quale i mecenati dei dottor
Frankenstein voteranno per semplice partigianeria politica o miopia
morale. Ossia senza ragionare con la propria testa, senza ascoltare la
propria coscienza, magari senza conoscere il signi cato delle parole
staminale ovocita blastocita eterologo clonazione, e certo senza chiedersi
o senza capire che cosa v’è dietro l’o ensiva per la libertà illimitata della
ricerca scienti ca. Infatti il 12 giugno non userò la scheda elettorale, e
con tutto il cuore mi auguro che l’o ensiva fallisca penosamente. Auspicio
ra orzatosi quando al Liceo Mamiani di Roma il più autorevole
promotore dei quattro quesiti referendari ha scandito una battuta che
sembra una facezia da capocomico del vecchio theatre varieté:
«Se l’embrione è vita, masturbarsi è suicidio». (Signor mio, anziché di
masturbazione a quei liceali io avrei parlato di Libertà. Gli avrei ricordato
quel che dice Platone quando nel Libro VIII de La Repubblica scrive che
dalla libertà degenerata in licenza nasce e si sviluppa una malapianta: la
malapianta della tirannia. Infatti qui non si tratta di masturbarsi. Si tratta
di spiegare alla gente che la libertà illimitata cioè privata d’ogni freno e
d’ogni senso morale non è più Libertà ma licenza. Incoscienza, arbitrio.
Si tratta di chiarire che per mantenere la Libertà, proteggere la Libertà,
alla libertà bisogna porre limiti col raziocinio e il buon senso. Con l’etica.
Si tratta di riconoscere la di erenza che passa tra lecito e illecito.) Non mi
piace, questo referendum, perché a parte l’astuto ricatto con cui la
cosiddetta clonazione terapeutica giusti ca le sue nequizie cioè promette
di guarire le malattie, a parte l’ovvio tornaconto di chi con quel ricatto si
riempie le tasche (ad esempio l’industria farmaceutica il cui cinismo
supera il cinismo dei mercanti d’armi), dietro questo referendum v’è un
progetto anzi un proposito inaccettabile e terri cante. Il progetto di
reinventare l’Uomo in laboratorio, trasformarlo in un prodotto da
vendere come una bistecca o una bomba. Il proposito di sostituirsi alla
Natura, manipolare la Natura, cambiare anzi s gurare le radici della Vita,
disumanizzarla massacrando le creature più inermi e indifese. Cioè i
nostri gli mai nati, i nostri futuri noi stessi, gli embrioni umani che
dormono nei congelatori delle banche o degli Istituti di Ricerca.
Massacrarli riducendoli a farmaci da iniettare o da trangugiare, oppure
facendoli crescere quel tanto che basta per macellarli come si macella un
bove o un agnello, poi ricavarne tessuti e organi da vendere come si
vendono i pezzi di ricambio per un’automobile. Tutto ciò mi ricorda il
Mondo Nuovo di Huxley, sì, l’abominevole mondo degli uomini Alfa e Beta