Page 39 - Oriana Fallaci - Intervista con se stessa. L'Apocalisse.
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Vigliacchi! Però una di queste due mi maltratta indirettamente.
Per procura. Cioè riferendomi con aria afflitta che non riesce a
far leggere La Forza della Ragione ai suoi colleghi e ai suoi
studenti dell'Università di Verona. A quanto pare si rifiutano
dicendo che la fascista son io. Mah! Se all'Università di Verona
c'è gente simile, possiamo sperare poco nelle nuove generazioni.
Comunque le altre lettere mi consolano. Perbacco, io credevo
che in gran maggioranza gli italiani fossero degli Alberti Sordi e
invece...
Parentesi: non le piaceva Alberto Sordi?
No. Mi disturbavano i personaggi ai quali prestava il suo volto e
il suo corpo. Se ci pensa bene, tutti personaggi che si
riassumevano in un solo personaggio sempre uguale a sé stesso.
Quello dell'italiano vile, ignorante, furbo anzi furbacchiolo.
Nonché godereccio, maligno, egoista, uso a servire i potenti e a
maltrattare i disgraziati. Ergo, non mi divertiva. E tantomeno mi
commuoveva. Inoltre m'irritava il fatto che i suoi estimatori lo
sbandierassero come un simbolo da rispettare. Mioddio!
Gli inglesi hanno il culto di Robin Hood, un eroe che ruba ai
ricchi per regalare ai poveri. Gli svizzeri hanno il culto di
Guglielmo Tell, un altro eroe che si batte per gli oppressi e per
difenderli rischia d'ammazzare suo figlio. Gli scandinavi hanno
il culto di Santa Klaus, un dolce vecchio che porta regali ai
bambini. I francesi hanno il culto della Marianna, una bella
guerriera popputa che al solo guardarla suscita fierezza. Gli
americani hanno il culto di Topolino, un tipo che non sopporta
mosche sul naso e ogni volta si batte come un Rambo. Gli
italiani, invece, avevano il culto di Alberto Sordi. O del suo
imbelle personaggio.
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