Page 93 - Pablo Picasso
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Les Demoiselles d’Avignon, 1907. Olio su tela, 243,9 x 233,7 cm,
                                      The Museum of Modern Art, New York.


              Da  una  parte,  la  scompostezza  e  la  mostruosità  di  certe  opere  del

           1907  gli  servirono  a  rieducare  il  suo  sentimento,  ma  dall’altra
           corrispondevano alla filosofia pittorica che Picasso coltivava all’epoca.

           Entrambi  questi  aspetti  riattivarono  le  sue  percezioni  emotive  e
           infusero l’immagine (grazie alle loro assonanze arcaiche) di una certa

           atmosfera atemporale, di uno sfondo di eternità. Questa scompostezza,
           però,  potrebbe  essere  con  più  precisione  ascritta  al  sentimento  di

           aggressività  e  distruttività  così  tipico  dello  spirito  rivoluzionario  che
           animava  Picasso  nel  1907.  André  Malraux  ricorda  le  parole
           pronunciate  da  Picasso  a  proposito  del  bisogno  di  «lavorare  sempre

           “contro”, persino contro se stessi»,[60] e anche questa, a quanto pare, è
           una  scoperta  di  questo  periodo.  Questa  evoluzione  invita  a  un

           confronto con Arthur Rimbaud, che attraverso la «sregolatezza di tutti i
           sensi»  eruppe  eroicamente  dal  suo  stesso  corpo  e  dal  suo  tempo  nel
           tentativo di farsi chiaroveggente, ossia di acquisire il potere e la libertà

           dello spirito creativo, mai vincolato dalle forme abusate della visione
           poetica.

              L’ignoto  era  ciò  a  cui  aspirava  anche  Rimbaud,  che  attribuiva  alla
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