Page 79 - Pablo Picasso
P. 79

tra  i  poeti,  aveva  ottimi  motivi  per  dedicare  alla  Famiglia  di
           saltimbanchi  un’elegia  che  ripropone  le  nostalgiche  note  delle

           domande di Gauguin: «Da dove...? Che cosa...? Dove...?».[49]
              L’interesse di Picasso per la forma nello spazio, dunque, trae origine
           dalle esigenze poste dalla sua arte e dai suoi metodi espressivi. Oltre a

           questo, però, tale interesse comporta, per l’artista, la graduale comparsa
           anche  di  una  nuova  attenzione  “spaziale”  per  la  propria  psiche,  in

           conseguenza  della  quale  le  fatidiche  domande  («Da  dove  veniamo?
           Che  cosa  siamo?  Dove  andiamo?»)  risultano  sempre  più  spesso
           proiettate sul piano individuale: «Da dove vengo?...». Nel quadro della

           formazione  di  un  individuo,  queste  domande  sono  assolutamente
           normali, e il ventiquattrenne Picasso si trovava proprio in una fase di

           questo tipo. In realtà, questa inconscia e intuitiva ricerca delle radici
           interiori,  che  funse  da  base  psicologica  per  la  nuova  direzione

           imboccata dall’arte di Picasso, fu inizialmente interpretata come effetto
           delle influenze greco-romane antiche e venne classificata come Periodo

           Rosa  o  Classico  (1905-1906),  mentre  ora  viene  più  spesso  intesa,  in
           senso  più  ampio,  e  insieme  più  profondo,  come  «ritorno  alle  fonti
           mediterranee».[50]

              Non è un caso che questo ritorno appaia tanto marcato proprio dopo
           il  soggiorno  di  Picasso  in  Olanda  (estate  1905),  un  paese  apparsogli

           davvero  straniero,  da  cui  aveva  riportato  dipinti  pieni  di  curiosità
           etnografiche (si veda Donna  olandese  in  riva  a  un  canale).  Uno  dei

           primi  segni  di  questo  ritorno  alle  fonti  mediterranee  fu  il  paesaggio
           spagnolo  che  fa  da  sfondo  alla  Famiglia  di  saltimbanchi  di

           Washington,  da  lui  completata  proprio  in  questo  periodo,  e  quella
           figura – nota come “ragazza di Maiorca” – collocata non tanto lontano
           dal gruppo principale. Questo misterioso personaggio prende il nome

           dal già menzionato schizzo conservato a Mosca, e il suo nome compare
           anche nel catalogo di Shchukin del 1913. La figura, per come appare

           nel  dipinto  di  Washington,  non  si  presta  a  un’interpretazione  netta  e
           univoca;  comunque,  la  brocca  dalle  perfette  forme  classiche  posta
           accanto  a  questa  misteriosa  compagna  dei  saltimbanchi  evidenzia  il

           legame  della  donna  con  la  cultura  mediterranea.  Questo  attributo
           classico è assente nello schizzo di Mosca; cionondimeno, nei colori del

           cielo,  nell’ocra  e  nelle  dimensioni  ridotte  della  figura  femminile,
           l’opera costituisce l’epitome della più pura mediterraneità.

              Questa  spagnola  così  poco  spagnola,  con  il  suo  velato  copricapo
   74   75   76   77   78   79   80   81   82   83   84